Inaugurato un anno fa, da oggi il monumento ai Caduti sul Lavoro di Fucecchio è intitolato a Luana D'Orazio: il contributo dei giovani studenti
“Luana. Vita e lavoro”. Da oggi è questo il nome del monumento ai Caduti sul Lavoro che l'ANMIL e il Comune di Fucecchio hanno inaugurato lo scorso anno in piazza XX Settembre. Un nome pensato e ideato dai ragazzi della classe V A della scuola primaria “R. Fucini” di San Pierino in memoria di Luana D'Orazio, una delle più giovani e recenti vittime del lavoro. Il nome è stato scelto tra i tanti lavori realizzati dagli studenti per il concorso “Un nome e un fumetto per la sicurezza” promosso dall'ANMIL territoriale in tutte le scuole di Fucecchio. Alla premiazione, avvenuta questa mattina durante il convegno promosso dall'ANMIL e dal Comune in occasione della 71° Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, ha preso parte anche Emma Marrazzo, madre di Luana D'Orazio, il fidanzato Alberto. E proprio la madre di Luana, commossa di fronte alla statua che da oggi porterà il nome di sua figlia, si è rivolta ai ragazzi: ”Siate attenti, responsabili, consapevoli e sappiate anche dire di no. E alle istituzioni – ha aggiunto – chiedo di essere sempre più presenti accanto ai lavoratori, con i fatti oltre alle parole. Questa statua ha la forma di un cuore proprio lo stesso che Luana metteva sempre sotto la sua firma”.
Al convegno sono intervenuti il senatore Dario Parrini, l'assessora regionale alla formazione professionale e alla scuola Alessandra Nardini e il consigliere regionale Enrico Sostegni, oltre ai dirigenti regionali e nazionali dell'ANMIL e dell'INAIL. A fare gli onori di casa e a premiare gli studenti sono stati invece il sindaco Alessio Spinelli e la vicesindaca e assessora alla scuola Emma Donnini, insieme ad Evaretto Niccolai, presidente provinciale dell'ANMIL.
Circa 1000 studenti e 40 classi hanno partecipato al progetto “Un nome e un fumetto per la sicurezza”, di cui la classe V A di della scuola primaria di San Pierino è risultata il vincitore assoluto “per la capacità di rappresentare la statua come essere umano, a partire dalla storia della giovane Luana che trasmette il suo amore verso i lavoratori e verso la vita”. Oltre al premio generale, sono poi stati assegnati i tre premi riservati ai tre ordini scolastici. Per la scuola secondaria di secondo grado hanno vinto le studentesse Elisa Deng Mengtian, Viola Wei Ziao e Ye Miao della classe III C indirizzo Moda dell'istituto superiore “A. Checchi” “per l'originalità dell'elaborato e la cura dei dettagli che associano il valore dell'attenzione, fondamentale per svolgere le attività in sicurezza, all'attenzione necessaria a cogliere le molteplici sfumature dei disegni realizzati”. Il premio riservato alla scuola secondaria di primo grado è andato invece alla classe II H della scuola media “Montanelli Petrarca “per la capacità di attualizzare il tema del fumetto e legarlo ad una tragica vicenda avvenuta recentemente in Toscana, attraverso il personaggio di Luana, proponendo di intitolare a lei la statua che ricorda le vittime del lavoro”. Infine, per la scuola primaria, è stata premiata la classe V E della scuola “G. Carducci” “per la capacità di cogliere il messaggio di speranza che la statua trasmette attraverso una raffigurazione originale e adatta alle bambine e ai bambini”.
Nardini: "Più controlli sui luoghi di lavoro"
“Le chiamano morti bianche, ma dietro c’è una striscia rossa di sangue e di dolore, che colpisce donne, uomini, famiglie intere. E’ necessario un impegno sempre maggiore, che metta insieme istituzioni, associazioni, parti sociali, mondo della scuola per mettere fine a questa inaccettabile strage. E al centro di questo impegno deve esserci la consapevolezza che il lavoro, su cui si fonda la nostra Repubblica, deve essere dignità e vita, mai incidenti e morte. Una consapevolezza a cui oggi ci richiama con straordinaria forza la presenza, qui, di Emma e Alberto, la madre e il fidanzato di Luana”.
Questo uno dei passaggi dell’intervento dell’assessora all’istruzione, formazione e lavoro, Alessandra Nardini, che stamani ha partecipato alla cerimonia per l’intitolazione di un monumento a Luana D’Orazio, la giovane lavoratrice tessile morta sul lavoro a Montemurlo: “Luana, vita e lavoro” è il nome scelto a seguito di un concorso tra le scuole di Fucecchio.
“C’è un luogo fondamentale – ha detto ancora – dove questa consapevolezza può formarsi e rafforzarsi ed è la scuola. Proprio per questo abbiamo sottoscritto un protocollo insieme all’Ufficio Scolastico Regionale ed ad Anmil, per promuovere la cultura della sicurezza tra bambini e bambine, ragazze e ragazzi e formare i docenti. La scuola è il luogo chiave per formare cittadine e cittadini consapevoli dei propri diritti, capaci, quando incontreranno il mondo del lavoro, di dire no a sfruttamento, discriminazioni e mancanza di sicurezza. Perché, lo ribadisco, il lavoro dà un senso alle nostre vite e deve essere non solo la fonte di sostentamento, ma anche dare soddisfazione e concorrere alla piena realizzazione della personalità di ogni donna e di ogni uomo. A nessuno deve essere consentito di negare diritti e sicurezza in nome del profitto e di un po’ di produttività in più”.
“Certo – ha ricordato Nardini - ci vogliono più controlli nei luoghi di lavoro e più ispettori, e su questo il ministro Orlando ha preso impegni importanti a nome del Governo, ma la prevenzione e la formazione sono centrali. In questo senso, è straordinario il contributo che viene dall’Anmil che da anni nelle scuole toscane porta testimonianze vere e dirette, attraverso la presenza di vittime di incidenti, per far conoscere alle ragazze e ai ragazze cosa può succedere e cosa non deve più succedere”.
“Ora – ha concluso l’assessora - siamo in una momento decisivo per la ripresa dell’economia dopo la fase acuta della pandemia. Non dobbiamo tornare al mondo di prima, dobbiamo affrontare la sfida che chiama a costruire una società più giusta. Per questo l'impegno forte che ci dobbiamo prendere per questa ripartenza, anche utilizzando i fondi importanti che arriveranno, è non solo quello di difendere e creare lavoro, ma di difendere e creare lavoro buono, dignitoso e sicuro”.
Sempre per celebrare la 71a Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, l’assessora Alessandra Nardini sarà domani a Pontedera.
Intanto, sempre in occasione della 71esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, Montemurlo ha piantato un albero per ricordare
Fonte: Comune di Fucecchio - Ufficio stampa
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