Crac Etruria, una condanna e 23 assolti

Solo il finanziere Alberto Rigotti, ex consigliere di Banca Etruria, è stato condannato a 6 anni nel processo per il crac dell'istituto aretino. Questa la sentenza del tribunale di Arezzo quest'oggi. Ben 23 assoluzioni, tra cui l'ex presidente dell'ultimo cda della banca Lorenzo Rosi. Nel gennaio del 2019 erano già stati condannati con rito abbreviato altri quattro imputati: l'ex presidente Giuseppe Fornasari e l'ex direttore generale Luca Bronchi, a due anni e 6 mesi l'ex vicepresidente Alfredo Berni e un anno e 6 mesi l'ex consigliere Rossano Soldini.


I commenti

Letizia Giorgianni (Associazione Vittime del Salvabanche): "Sentenza in contrasto, all'aria lavoro di anni"

Crac di Banca Etruria: una condanna e 23 assoluzioni. Tutti assolti gli imputati accusati dalla Procura di Arezzo di bancarotta fraudolenta e bancarotta semplice. Dal finanziamento allo Yacht Etruria, che ancora arrugginisce nel porto di Civitavecchia, al prestito Sacci (la più grossa delle sofferenze della fu Bpel) e alla San Carlo Borromeo, il resort del guru Armando Verdiglione, in questo immenso buco economico evidentemente secondo il collegio presieduto dal giudice Giovanni Fruganti e composto dai giudici Ada Grignani e Claudio Lara non c’è stato reato. Tutti assolti, tranne che il capro espiatorio. In Banca Etruria sono stati bruciati i risparmi di 35mila toscani, polverizzati 300 milioni di euro di obbligazioni e azioni, ma per questi giudici non c’è stato reato. Sentenza tra l’altro in contrasto con quella del Giudice Borraccia (del gennaio 2019) che per quegli stessi fatti ha condannato il Presidente ed il direttore generale Bronchi e Fornasari per bancarotta fraudolenta. Oggi il Tribunale di Arezzo invece dice che quei fatti non sussistono buttando all’aria l’enorme lavoro fatto in tutti questi anni da Guardia di Finanza e Procura di Arezzo. Una vergogna infinita.

 

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