'Cinema e Alzheimer', a Lastra a Signa film e tavola rotonda "per una comunità consapevole"

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Contribuire a sviluppare comunità più inclusive e accoglienti rispetto al tema della Demenza ponendo maggiore attenzione ai bisogni del malato di Alzheimer e della sua famiglia. Ma anche sensibilizzare le istituzioni locali sulle problematiche sociali, relazionali ed emotive legate alla Demenza, attraverso la visione di un film. Con queste premesse giovedì 30 settembre alle ore 17 presso il Teatro del Cinema delle Arti di Lastra a Signa, nell'ambito del Mese Mondiale Alzheimer, si terrà l'evento "Cinema e Alzheimer". Un momento di riflessione e confronto che riunirà istituzioni e comunità intorno a quella che è definita una vera e propria malattia sociale.

Si parte con la proiezione del film "Ho sposato mia madre" del regista fiorentino Domenico Costanzo presente in sala. A seguire, dalle 18.30, una tavola rotonda dal titolo "Alzheimer: comunità consapevoli e nuovi strumenti" con la partecipazione della sindaca di Lastra a Signa Angela Bagni, del direttore della Società della Salute Firenze Nord-Ovest Andrea Francalanci, Manlio Matera presidente AIMA Firenze e Anna di Natale, Medico di Medicina Generale, responsabile AFT “Le Signe”.

L'iniziativa è promossa da Anci Toscana-Rete delle Botteghe della Salute per la Demenza sviluppata con AIMA Firenze. Attraverso i giovani del servizio civile, le Botteghe della Salute per la Demenza offrono accoglienza ai cittadini che hanno bisogno di avere indicazioni sulla malattia di Alzheimer, forniscono informazioni sulle opportunità offerte dalla rete dei Centri di Ascolto Alzheimer di AIMA presenti sul territorio regionale, e favoriscono una corretta informazione sul lavoro di cura e sui percorsi di assistenza.

L'ingresso al cinema è libero (con esibizione di Green Pass), ma è necessaria la prenotazione via mail a lastraasigna@botteghedellasalute.toscana.it oppure telefonando al numero 055/3207115.

Qui il programma

SCHEDA FILM - La domanda che il regista Domenico Costanzo, si pone anche nelle situazioni più esilaranti del suo film, è "cosa resiste nel cuore e nella vita anche quando tutto sembra perduto". È possibile sconfiggere l'isolamento, superare la frattura che si crea nella vita quando una persona carissima si ammala? È possibile uscirne insieme proprio quando tutti sembrano abbandonarti?

"Ho sposato mia madre" è una "storia d'amore" tutta speciale con la straordinaria interpretazione di Nicola Pecci, nei panni di un uomo che deve ricostruirsi la vita, e di Rosanna Susini, nella parte della madre affetta da confusione mentale, che, paradossalmente, diventa un risorsa per far scoprire a Nicola un mondo che non sospettava esistesse. E così si scoprono energie piene di amore e di voglia di vivere in anziani periferizzati, l'amore che si incontra mentre si cammina nelle difficoltà per dare un futuro alla famiglia, gli affetti familiari più preziosi, feriti sì da un'estrema debolezza, ma non piegati.

Fonte: Anci Toscana

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