Per migliorare la qualità e il lavoro delle Assemblee elettive nella nostra società in rapido cambiamento è indispensabile garantire più spazio alle donne nelle istituzioni e riportare i cittadini a contatto con le istituzioni, assicurando sempre più trasparenza e più partecipazione. Ma soprattutto va riequilibrato il rapporto fra assemblee elettive e esecutivi. Questi i binari attraverso i quali tendere a un’effettiva realizzazione del principio della rappresentanza. Così il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, nel suo intervento a Palazzo Vecchio, dove questa mattina si è tenuto il convegno ‘Il Parlamento italiano da Firenze a Roma. Il Ruolo delle Assemblee elettive nella Società che cambia’, al quale ha preso parte anche la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
“Oggi, il compito principale che spetta alle assemblee legislative, sia a livello nazionale che a livello regionale, è quello di riempire di contenuti di giustizia sociale le regole formali della democrazia”, dice Mazzeo. "Serve sempre più che le assemblee legislative – precisa Mazzeo – abbiano un ruolo centrale in un tempo in cui, se vogliamo aumentare la qualità della democrazia, abbiamo bisogno degli eletti, del loro lavoro, della loro capacità di ascolto. La politica deve cercare sempre di più di essere all'altezza degli occhi delle persone: e chi più che gli eletti può avere questo ruolo?".
"È evidente – spiega Mazzeo – che nel tempo si è creata anche una grande distanza tra gli esecutivi e i legislativi, e il nostro compito è dare sempre più forza al sistema legislativo, non solo nella programmazione, ma anche nella capacità di indirizzo e di controllo che è il compito proprio delle assemblee legislative – aggiunge Mazzeo –. E poi un po' di coraggio, perché le assemblee legislative devono essere il luogo che guarda al futuro: di qui la mia idea di costruire Toscana 2050, e di contribuire insieme alla Giunta alla costruzione di una Toscana che guarda con speranza al futuro".
L’iniziativa, organizzata dal sindaco Dario Nardella e dal Consiglio comunale di Firenze, su impulso del suo presidente Luca Milani, cade nel 150° anniversario del trasferimento della capitale d’Italia da Firenze a Roma e nel 75° del referendum istituzionale che sancì la scelta popolare a favore della Repubblica. Per Mazzeo "troppe volte gli eletti nelle varie assemblee, sono stati visti come qualcosa di ‘altro’ rispetto alle cittadine e ai cittadini. E non è così, anzi”. C’è la necessità di “rompere questo paradigma e impegnarci per ridurre la distanza della società dalle istituzioni”.
Il Consiglio regionale della Toscana, ricorda il suo presidente, “già da qualche anno ha deciso di percorrere due strade: rimettere il cittadino al centro del processo legislativo, attraverso percorsi partecipativi di ascolto e confronto diretto; aprire, anche fisicamente, i nostri palazzi a chi oggi pensa che quelle mura siano invalicabili. Noi non abbiamo paura ad essere una casa di vetro e anzi dobbiamo voler far conoscere sempre più e sempre meglio il tanto che accade al suo interno”.
Ed è necessario riportare “le istituzioni nelle scuole”, aggiunge il presidente. “L’abbiamo fatto in occasione del 2 giugno portando ai maturandi la Costituzione ed è stata un’esperienza straordinariamente ricca e intensa. Rendiamo i ragazzi partecipi di questo processo, coinvolgiamoli, chiediamo a loro quali sono le aspettative che hanno e come immaginano la Toscana del futuro. Il compito delle istituzioni – avverte Mazzeo – deve essere quello di anticipare il progresso, non inseguirlo”.
Il presidente ha regalato a Casellati il libro La Divina Commedia illustrata da Sandro Botticelli
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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