Si è svolta questa mattina, nella Cripta della Basilica di San Francesco, la cerimonia del PhD Graduation Day, in onore dei dottori e delle dottoresse di ricerca dell'Università di Siena che hanno conseguito il titolo negli ultimi due anni.
“Oggi ci sono diversi motivi per essere soddisfatti – ha detto il rettore Francesco Frati aprendo la cerimonia e salutando gli 82 dottori di ricerca presenti: il primo è che questa quarta edizione del PhD Graduation Day rappresenta il primo evento interamente nostro che viene organizzato dall’inizio della pandemia. Siamo consapevoli che questa giornata non ne rappresenta ancora il segnale di uscita, ma è un passo in avanti verso quella tranquillità che tutti desideriamo e forse una piccola finestra che si apre sul futuro. Accanto, l’altra piccola finestra sul futuro rappresentata dalle lezioni del nuovo anno accademico che proprio in questi giorni vedono rientrare nelle nostre sedi – e nella nostra città - tanti studenti e studentesse. Desiderosi di riassaporare quelle sensazioni di socialità e condivisione del percorso di formazione che caratterizzano l’esperienza universitaria”.
“Il secondo motivo di soddisfazione – ha proseguito il rettore - è il ritorno in questo luogo: la Cripta della Basilica di San Francesco, che fino a poco meno di 10 anni fa ha ospitato migliaia di studenti dell’università. Quegli studenti e quelle studentesse che qui trovavano un luogo ideale dove studiare in tranquillità, ospitati, o forse meglio accolti e protetti, da mura, volte, colonne che l’hanno trasformata negli anni in un luogo simbolo del nostro Ateneo. Chi di voi ha studiato qui qualche anno fa sa bene quanto questo luogo rappresenti per certi aspetti un’icona del nostro Ateneo. Siamo veramente felici di aver avuto la possibilità di poter ritornare a fruire di questi spazi grazie alla collaborazione con la Curia arcivescovile di Siena, che vorrei ringraziare calorosamente per la disponibilità. La Cripta tornerà presto a essere luogo di studio, approfondimento e riflessione, oltre che luogo di incontro, socializzazione e scambio di esperienze, opinioni, sguardi e sensazioni. In pratica, l’essenza dell’esperienza universitaria”.
“Il terzo motivo di soddisfazione, ma non meno importante – ha aggiunto il professor Frati rivolgendosi alle dottoresse e ai dottori di ricerca dell’Ateneo – siete voi, perché questa festa è dedicata al vostro impegno, al vostro entusiasmo e alla vostra passione, sentimenti con i quali avete scelto prima di tutto di investire su voi stessi. Ma sarebbe riduttivo vedere nella vostra scelta soltanto la soddisfazione di un desiderio o il raggiungimento di un obiettivo professionale. Così corriamo il rischio di concludere che dovreste essere grati all’Ateneo e al Paese per avervi dato questa opportunità. Credo invece che sarebbe necessario cambiare prospettiva e iniziare a pensare che debba essere il Paese, e noi tutti, quindi, a dovervi ringraziare perché con il vostro impegno e la vostra perseveranza avete reso un servizio alla società. Perché voi, con la vostra preparazione e la vostra conoscenza, sarete il motore del nostro futuro”.
Il rettore ha concluso il suo discorso ricordando quanto l’ultimo anno e mezzo abbia dimostrato a tutti il ruolo cruciale che la ricerca scientifica ha per il progresso e il benessere della società. “Per questo - ha detto rivolgendosi ai dottori e alle dottoresse presenti - vi chiedo di diventare testimoni attivi della ricerca, come hanno fatto ieri le nostre ricercatrici e i nostri ricercatori impegnati negli eventi di BRIGHT, l’unica impresa umana che ci consente di migliorarci continuamente. Così facendo, sarete protagonisti del vostro e del nostro futuro”.
Alla cerimonia hanno partecipato anche il delegato ai dottorati di ricerca, professor Pietro Lupetti, e i coordinatori dei dottorati dell'Ateneo. Ospite dell'iniziativa è stato il professor Ugo Pagano, economista di fama internazionale, che ha coordinato per molti anni il dottorato in Economics e la scuola di dottorato di Ateneo. In rappresentanza delle dottoresse e dei dottori di ricerca, è intervenuta Adele Boccuto, che ha raccontato la sua esperienza nel dottorato in Biotecnologie mediche.
“L’importanza della ricerca – ha detto il professor Pietro Lupetti - è emersa ancora di più in questo difficile periodo nel quale la società ha dovuto riscoprire il ruolo dei ricercatori per dare riposte concrete ed efficaci alla crisi sanitaria mondiale”. Il delegato al dottorato ha poi sottolineato l’importanza delle competenze trasversali per tutti gli scienziati e in particolare per i neo dottori di ricerca, che si stanno inserendo nel mondo della ricerca, della docenza e dell’imprenditoria. “Tra le competenze trasversali di supporto alla formazione dei nostri dottorandi abbiamo dato molto spazio allo sviluppo delle capacità di comunicazione. Una mission di fondamentale rilievo per tutti i ricercatori, dottorandi e dottori di ricerca compresi. Saper comunicare la scienza è infatti è importante quanto fare ricerca e il coinvolgimento di molti dottorandi e dottori di ricerca nelle iniziative di Bright, la Notte dei ricercatori, costituisce una occasione di crescita e maturazione comunicativa. Invito i neo-dottori e le neo-dottoresse a seguire le loro vere passioni perché solo con l’entusiasmo potranno avere successo nel meraviglioso ma difficile percorso che hanno intrapreso”.
L'evento è concluso con la consegna ai dottori e alle dottoresse di ricerca di un ricordo della cerimonia, che insieme allo spettacolo al Teatro dei Rinnovati di stasera, chiude in città Bright-Night 2021, la Notte europea dei ricercatori e delle ricercatrici.
Fonte: Ufficio Stampa
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