Dissensi in municipio a Cascina, opposizione e vecchi sostenitori contro l'amministrazione

Foto gonews.it

Trema la terra sotto il municipio di Cascina. Non solo l'opposizione, ma anche gruppi che lo scorso anno appoggiavano la candidatura del sindaco Michelangelo Betti, si scagliano contro l'amministrazione comunale, di cui ricorrerà a breve il primo anniversario dall'elezione.

I motivi dei dissensi nei confronti della Giunta Betti sono diversi tra i gruppi politici, ma uniti dalla presunta scarsa trasparenza, in Consiglio comunale e nei confronti dei cittadini. Tra i vari contrasti emerge l'associazione 'Bene Comune', che ha appoggiato la corsa a sindaco di Betti e che oggi invece, ha presentato un nuovo esposto sul progetto Pinqua.

"In data 22 settembre come Associazione Bene Comune abbiamo depositato presso la Guardia di Finanza un secondo esposto-denuncia in merito alla vicenda dell'approvazione del progetto Pinqua da parte del Comune di Cascina. Il primo esposto-denuncia era stato consegnato in data 14 Luglio 2021 riguardante tutte le forzature, le illegittimità, le presunte violazioni di legge e dei regolamenti contenute nel processo di approvazione del progetto Pinqua. Con il secondo esposto-denuncia abbiamo portato all'attenzione della Procura della Repubblica di Pisa, il perdurare di una pratica di negazione della trasparenza e una volontà di negare l'accesso ad atti pubblici" scrive in una nota 'Bene Comune'. L'associazione afferma inoltre che nel consiglio comunale del 20 settembre scorso, una mozione "chiedeva l’istituzione di una commissione temporanea speciale prevista dal regolamento del consiglio comunale per valutare ed analizzare tutte le fasi che hanno portato all’affidamento di un incarico ad una società privata per la predisposizione del progetto Pinqua". A questo punto "la maggioranza ad eccezione del consigliere socialista Poli, ha negato la possibilità di verifica e controllo garantite e sancite in ogni Istituzione democratica, paragonando tale richiesta all’istituzione di un tribunale speciale".

"Ai democratici cascinesi e alla sinistra dei Nasi Rossi di Cristiano Masi ricordiamo che l’ultimo tribunale speciale in Italia è stato istituito sotto il regime fascista, con l’arroganza dei numeri. Siamo di fronte ad una volontà tesa ad impedire il legittimo diritto al controllo da parte dei cittadini" conclude l'associazione Bene Comune.

Le critiche non finiscono qui, ma sempre nell'ambito di presunte scarse trasparenze, piovono anche dall'opposizione. "Settimana politica con molti 'colpi di scena o di circo' quella che si conclude a Cascina" scrive Leonardo Cosentini, consigliere di centrodestra ed ex candidato sindaco. Cosentini parla di una maggioranza che si è divisa "su scelte urbanistiche, Pinqua e progetti che riguardano il futuro di Cascina", dimenticandosi "promesse e impegni presi anche durante la compagna elettorale".

"In consiglio comunale la commissione speciale che avrebbe dovuto essere istituita non è passata. Dopo tre o quattro consigli in cui la maggioranza si era impegnata a istituire questa commissione, che avrebbe garantito un iter trasparente sui progetti del Pinqua che interessano il territorio e quindi i cittadini, alla fine ha bocciato la proposta per la nomina della commissione. Anche se alcuni della maggioranza non hanno seguito l’indicazione di voto, alla fine non è passata. Come mai? Cosa non si vuole fare sapere? Gli attuali amministratori sono democratici solo a parole. Negano la possibilità alla minoranza di effettuare un controllo su opere che andranno a stravolgere un territorio" afferma ancora Cosentini che continua sulla commissione bilancio: "anche questa commissione è stata convocata in tutta fretta per fare una variazione di bilancio. Sapete per cosa? Per poter spendere 100mila euro in consulenze esterne, per le spese di progettazione del Poc. Silenziosamente la maggioranza attuale ammette di aderire al piano strutturale d’area proposto dalla precedente nostra amministrazione insieme a Pisa. Lo hanno dunque “digerito” anche se in campagna elettorale avevano detto il contrario, promettendo di stralciarlo e criticandolo come se fosse il male assoluto di Cascina". Cosentini prosegue poi con la consulta pari opportunità: "Anche in questo caso è stata chiusa la porta alla minoranza, che poteva essere una voce fuori dal coro. I candidati non allineati con la maggioranza non sono stati ammessi. Nella consulta ci sono solo rappresentanti della sinistra o del centrosinistra. Chi non la pensa come loro, la prima cosa che fanno è quello di metterlo in condizione di tacere" e infine sulle caditoie: "I consiglieri della precedente amministrazione, a cominciare da Daniele Funel, si sono sempre impegnati per la manutenzione, ora invece si naviga a vista, solo dopo sollecitazioni e critiche la giunta è intervenuta. Come al solito, come è successo anche per i servizi scolastici, che arrivano in evidente ritardo, non c’è stata alcuna programmazione".

Infine, incalza ancora l'opposizione, questa volta dalla lista "Valori e Impegno Civico Dario Rollo". I consiglieri Lorenzo Peluso e Dario Rollo, ex sindaco reggente di Cascina, accusano l'amministrazione di "spargere fumo negli occhi dei cascinesi per mascherare la propria inconsistenza amministrativa nel risolvere i veri problemi del territorio e nascondere operazioni di interesse dei poteri forti locali". I due consiglieri continuano in una nota: "Amministratori che cercano di dare la possibilità a gruppi industriali legati al mondo delle cooperative di edificare, in un'altra area del territorio, grandi volumetrie di cemento nonostante il mancato rispetto della convenzione urbanistica. Opere pubbliche per oltre 3 milioni di euro, da realizzare a cura del lottizzante ma mai realizzate, e dove le polizze fideiussorie o non si trovano, o sono scadute o la società assicurativa è fallita. Un’amministrazione che porta avanti questi progetti in barba al rispetto delle regole e rendendo impossibile lo sviluppo e miglioramento della rete viaria cittadina. Amministratori che nascondono ai cittadini operazioni sull'impiantistica sportiva bloccando i progetti avviati dalla passata amministrazione". E poi ancora, proseguono: "Amministratori che affidano incarichi ad uno studio di tecnici per appena 2500 euro, in maniera diretta e senza bando, per progettare interventi da 15 milioni di euro per la costruzione di alloggi di legno o trasformando edifici storici in mini appartamenti per l'emergenza abitativa. Concentrano il problema sociale di ben 6 comuni tutto sul territorio cascinese e prevedono di affidare la gestione di questi spazi per i prossimi 20 o 30 anni ad una fantomatica cooperativa di comunità. Naturalmente con costi sempre a carico del bilancio comunale per i prossimi decenni. Anche qui, nessun confronto con la popolazione. Amministratori che autorizzano l'ampliamento della discarica di Gello per oltre 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti nonostante le tante promesse di chiusura avvenute proprio dai rappresentanti del partito di sinistra. Ci sarebbe tanto altro da raccontare - concludono Rollo e Peluso - ma di queste operazioni il PD e compagni non ne parlano ai cittadini. Raccontano solo della bandiera dell'Europa, della panchina colorata o della canzone di John Lennon".

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