Istituto Modartech protagonista a Milano durante la Fashion Week: le studentesse Giulia Ferruzza, Sara Giannini ed Emilia Torcini, laureande in Fashion Design all’accademia con base a Pontedera negli ex spazi Piaggio, sono tra le finaliste di due dei più ambiti contest dedicati ai talenti emergenti. Le giornate da segnare in agenda sono lunedì 20 settembre, data in cui saranno svelati i vincitori di Mittelmoda, concorso internazionale rivolto ai giovani stilisti e agli studenti dei college di Art & Design di tutto il mondo, e domenica 26, quando scenderanno in passerella le collezioni selezionate da Milano Moda Graduate, contest dedicato alle principali Accademie di moda e design d’Italia, organizzato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana.
La creatività si mette al servizio della sensibilità: al centro delle collezioni delle tre studentesse messaggi sociali di inclusione, accettazione della diversità e body positive. E’ un femminismo di nuova generazione quello rilanciato da Giulia Ferruzza, che intitola la propria collezione “MY BEAUTY IS MINE”. Gli outfit non nascondono le imperfezioni, ma le vestono con uno stile minimal e pulito. La ricerca dei materiali pone l’attenzione sull’economia circolare, con il riuso di tessuti e pellami di scarto. I capi di Giulia Ferruzza, attualmente impegnata in uno stage formativo in casa Loro Piana, passeranno al vaglio della giuria di Mittelmoda, presieduta da Matteo Marzotto. Il verdetto sarà svelato lunedì 20 settembre in occasione di Micam, salone leader nel mondo delle calzature e importante vetrina internazionale.
Domenica 26 sarà invece la volta della Milano Moda Graduate, dopo il successo dell’anno scorso quando Istituto Modartech ha portato a casa il riconoscimento più alto, grazie alla collezione ideata e realizzata da Giulia Barbieri. Nell’edizione 2021, Emilia Torcini parte dalla sua storia personale per lavorare sul tema dell’inclusività. La sua collezione si intitola “DISABILITY IS NOT A LIMIT, YOU ARE THE LIMIT” e si muove a cavallo tra moda e tecnologia. Gli outfit integrano busti ortopedici di scarto, sui quali la studentessa sta sperimentando l’applicazione di elementi tecnologici: sensori in grado di migliorare il comfort e stimolare muscoli e pelle di chi li indossa. Il progetto di tesi è infatti in corso di sviluppo in collaborazione con l’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Tra rivendicazioni ambientali e sociali Sara Giannini presenta “ARYA”, collection ispirata all’artista spagnolo Tomas Saraceno e al concetto di “Anthropocene”, era geologica che mette l’uomo al centro del Pianeta. Per i capi la studentessa ha usato tessuti biodegradabili e rigenerati, trattati con tinture a mano e colorazioni totalmente naturali, quali reseda, mallo di noce, camomilla del tintore, legno di campeggio ed eucalipto.
Per le lavorazioni realizzate all’uncinetto solo filati certificati e ispirazioni dai licheni, organismi simbiotici che hanno proprietà antibatteriche. I piccoli accessori, invece, sono stati realizzati da un artigiano locale, usando pelli conciate al vegetale.
Le studentesse sono state selezionate come finaliste tra decine di giovani provenienti da tutta Italia. A dimostrazione di un corso di laurea in Fashion Design capace di coltivare talenti sensibili a trend e valori contemporanei.
Fonte: Istituto Modartech
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