“Qualità, bellezza, ambiente: il successo dell’enoturismo toscano non ha segreti e si fonda su questi pilastri. E’ legato in modo indissolubile ai nostri prodotti, alla loro tipicità e genuinità e all’unicità del territorio. Questa è la nostra formula e il compito di tutti, istituzioni, imprenditori, operatori è quello di renderla sempre più efficace e attrattiva”.
Così la vicepresidente Stefania Saccardi intervenuta all’incontro “Enoturimo come difensore della diversità e della biodiversità” nell’ambito del ciclo di incontri “Territori, cultura e arte del vino a Palazzo Vecchio” organizzato dall’Associazione Donne del Vino italiane - insieme al Comune di Firenze - che per la prima volta si sono riunite in Palazzo Vecchio in occasione del G20 dell’Agricoltura in programma a Firenze dal 16 al 18 settembre.
“Siamo in un momento di particolare complessità, chiamati a rilanciare il tessuto produttivo segnato dagli effetti della pandemia – ha detto ancora Saccardi –. Per una regione come la Toscana è fondamentale valorizzare al massimo la ricchezza e la bellezza del territorio, volano decisivo per la ripresa. Abbiamo il compito, come Regione lo sentiamo forte, di creare nuove opportunità. E allora – ha sottolineato – mi fa piacere, proprio in occasione di questo seminario sul vino e il turismo ad esso collegato, parlare del lavoro che come assessorato all’agroalimentare abbiamo avviato per una normativa di promozione dell’oleoturismo, cioè la visita di quei luoghi di coltura, di produzione o di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione dell’ulivo. L’olio, come il vino, rappresenta una grande ricchezza per il territorio e non solo perché è un grande volano di sviluppo e potrà esserlo sempre di più. Non solo, è anche un presidio per la salute di tutti: acquistare una bottiglia di olio buono, al pari di una di buon vino, vuol dire investire sulla nostra salute”.
Fonte: Regione Toscana
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