È saltata la cessione di Toscana Aeroporti Handling a Consulta. Ieri in un comunicato, la notizia "della mancanza delle condizioni ritenute necessarie alla definizione di un accordo di cessione". La procedura della cessione del comparto, che conta 450 dipendenti e opera in entrambi gli scali toscani, era stata avviata nel marzo scorso. "Toscana Aeroporti ribadisce comunque la volontà di perseguire l’obiettivo strategico di cessione delle attività di handling al fine di concentrare le proprie risorse sulle attività tipiche della gestione aeroportuale".
I commenti
Dalla sinistra di Pisa e Firenze, (Auletta, Palagi e Bundu): "Vittoria dei lavoratori e delle lavoratrici"
L’annuncio da parte di Toscana Aeroporti nella giornata di ieri della mancata vendita a Consulta è la conferma che quanto denunciato in tutti questi mesi dalle organizzazioni sindacali e anche da noi sulla mancanza di trasparenza e di chiarezza, anche sugli aspetti finanziari ed economici, in merito a questa operazione era assolutamente fondato. Si è cercato, approfittando della pandemia, di procedere ad una ristrutturazione da parte di Toscana Aeroporti con il solo obiettivo di ridurre i costi del lavoro, un'operazione che tante multinazionali stanno cercando di fare usando la crisi come grimaldello.
Ma questa volta, grazie agli scioperi, ai presidi dei lavoratori, alle prese di posizione che abbiamo sollecitato da parte dei consigli comunali, siamo riusciti ad invertire la tendenza rispetto a politiche tese alla privatizzazione dei servizi e alla precarizzazione delle vite, vincendo una battaglia che ha una valenza nazionale perché dimostra che la lotta paga.
In questo quadro è ancora più grave la decisione della giunta Giani di dare via libera ai 10 milioni di euro nel luglio di questo anno senza che vi fosse nessuna garanzia, e nessuna verifica sulla reale solidità finanziaria di Consulta, ignorando le stesse richieste dei sindacati, che non hanno infatti dato alcun via libera all’operazione, e dei consigli comunali che si erano espressi chiaramente al riguardo.
Si tratta di una durissima sconfitta per Toscana Aeroporti che però ha già annunciato di voler proseguire su questa strada cercando nuovi acquirenti. Occorre quindi tenere alta l’attenzione perché questo non accada e vigilare sulla situazione degli appalti su cui i rischi e le criticità permangono. Questa vicenda mette ancora una volta in evidenza la subalternità dei soci pubblici alla multinazionale.
Occorre rimettere radicalmente in discussione il masterplan della società, tanto più che centrosinistra e centrodestra, come dimostra la recente mozione approvata in consiglio regionale, continuano a pensarla nello stesso modo sul futuro di Peretola. Per noi la contrarietà alla nuova pista di Peretola da 2400 metri è strettamente connessa alla tutela del territorio e dei livelli occupazionali e salariali: anzi, sappiamo bene che lo sviluppo che ha in testa chi governa (le istituzioni e l'economia) mette il profitto del mercato davanti ai bisogni delle persone. Così in una nota Francesco Auletta (Diritti in Comune Pisa Possibile - Una città in comune - Rifondazione Comunista) Dmitrij Palagi, Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune).
FdI: "Condizione imprescindibile è la tutela dei lavoratori"
"Altra pessima figura di Toscana Aeroporti! Dopo mesi di trattative per la cessione del servizio Handling, portate avanti con tracotanza da parte della società, con grandi preoccupazioni per i lavoratori del settore, ripetuti scioperi davanti agli scali di Pisa e Firenze, adesso sfuma tutto e si riparte da capo. E’ necessario che, qualunque sia il nuovo soggetto con il quale Toscana Aeroporti andrà a trattare per la vendita del settore dei servizi a terra, sia chiaro che la condizione imprescindibile deve essere la tutela dei lavoratori: oltre 500 i lavoratori coinvolti, circa 500 famiglie che devono essere rassicurate sul loro futuro" dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci.
"Non dobbiamo dimenticare che Toscana Aeroporti, dopo la fase acuta della pandemia, sta registrando livelli di traffico in crescita mese dopo mese. I segnali di ripresa registrati sono stati confermati dai 399.743 passeggeri trasportati dal Sistema Aeroportuale Toscano nello scorso mese di luglio +87,8% sul mese di giugno 2021, +115,6% su luglio 2020, anche se ancora non ai livelli pre-pandemia. Segnali di ripresa alla luce dei quali non può essere gestita al ribasso la cessione dei servizi di terra. Toscana Aeroporti convochi subito un tavolo per dare le risposte che i lavoratori meritano: il mantenimento del livello occupazionale non può essere trattato al ribasso!" sottolineano Torselli e Petrucci.
Meini (Lega): "Necessaria la massima attenzione per preservare le centinaia di posti di lavoro"
"A prescindere dall’opportunità o meno di vendere Toscana Aeroporti Handling - afferma Elena Meini, Consigliere regionale della Lega - quello che ci preme maggiormente, visto che la trattativa è saltata, è porre la massima attenzione per salvaguardare i circa 400 posti di lavoro."
"La società, infatti - prosegue il Consigliere - ha ribadito che, comunque, continuerà a ricercare dei compratori, evidenziando le difficoltà che sta attraversando, stante la pandemia. Non volendo entrare nelle dinamiche imprenditoriali che, comunque, monitoreremo - conclude la rappresentante della Lega - vogliamo peraltro ribadire che qualsiasi ulteriore iniziativa, tesa a cedere questo ramo d’azienda, dovrà peraltro prevedere la difesa dell’attuale completo livello occupazionale."
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