Muore travolto dalle lastre di marmo, secondo decesso sul lavoro in 2 giorni in Toscana

Non si arresta la sequela di morti sul lavoro. A 24 ore dalla scomparsa del marittimo a Livorno nella giornata di ieri, un'altra morte bianca si conta in Toscana.

A farne le spese è stato un operaio cinquantenne (l'età ancora non è nota) travolto da due lastre di marmo in una ditta di Pietrasanta, sulla via Aurelia.

Sul posto l'automedica del 118. Intervenuti anche gli operatori della Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro della Asl (Pisll), oltre alle forze dell'ordine per gli accertamenti del caso.

I commenti

Giani: "Subito al lavoro per fermare queste morti"

"Far finire queste morti deve essere per noi un imperativo categorico". Così il presidente della Regione Eugenio Giani appresa la notizia dell'operaio ucciso da una lastra di marmo a Pietrasanta.

"Il mio primo pensiero - prosegue - va alla famiglia, alla comunità del lavoratore rimasto ucciso oggi a sul lavoro a Pietrasanta: sono profondamente colpito da una tragedia che si rinnova a pochissime ore da un altro incidente mortale. Ma se il cuore di tutti noi viene messo a dura prova da queste tragedie, la mente ci impone di non arrenderci. La Regione ha da tempo messo in campo strumenti per la potenziare la sicurezza e campagne per sensibilizzare la popolazione, fin dalla scuole.

Anche nel settore lapideo, uno dei più martoriati, sono state introdotte regole stringenti per le aziende e misure per diffondere la cultura della prevenzione a tutti i livelli. Faremo di più. La ripartenza dopo la pandemia non deve farci abbassare la guardia. Ci metteremo subito al lavoro, a fianco delle parti sociali e delle istituzioni locali, delle scuole, delle Aziende sanitarie in un lavoro di squadra che è indispensabile per intervenire un modo capillare con investimenti, controlli, sanzioni.

L'idea di cui oggi abbiamo parlato anche con il ministro Orlando con cui abbiamo firmato un Patto per il lavoro in Toscana, è quella di studiare, anche grazie alle risorse del Recovery Fund e ad accordi di partenariato in cui avrà un ruolo diretto anche il settore pubblico, progetti che possano dare alle imprese strumenti per investire di più e meglio nella sicurezza".

Sciopero in tutto il distretto del marmo apuoversiliese

I sindacati FenealUil - FilcaCisl - FilleaCgil Lucca e Massa Carrara proclamano 8 ore di sciopero

Purtroppo l’escalation degli infortuni gravi successi nelle cave a Carrara la scorsa settimana è culminata con un infortunio mortale in un piazzale di marmo in Versilia. Non è possibile andare avanti così! È giusto fermarsi tutti e riflettere. Trovare la forza di continuare a lavorare come se nulla fosse successo non è possibile. Per questo domani giovedì 9 settembre proclamiamo 8 ore di sciopero in tutto il distretto del marmo apuoversiliese.

Dopo un periodo positivo la situazione degli infortuni nel settore sta di nuovo precipitando, sicuramente stiamo di nuovo tutti sbagliando qualcosa. Noi vediamo troppi lavoratori fare 2/3 cose contemporaneamente e nei piazzali troppi operai a movimentare carichi pericolosi da soli. Secondo le OOSS è necessario vederci in faccia urgentemente tra datori di lavoro, lavoratori, sindacati, istituzioni e Ausl per trovare soluzioni.

Consiglio regionale convoca responsabili sicurezza delle Asl. Antonio Mazzeo e il presidente della commissione Sanità Enrico Sostegni: “Basta, le parole non servono più contro questa strage”

“Oggi dobbiamo registrare la terribile notizia di due altre persone morte mentre stavano lavorando. Un operaio schiacciato da due lastre di marmo a Pietrasanta e un agricoltore caduto da un albero in provincia di Arezzo. Ieri era morto un marittimo a Livorno, tranciato da un cavo. Qualche giorno fa un operaio era stato folgorato a San Gimignano e pochi giorni prima un operaio era affogato davanti al golfo di Follonica colpito da una barca mentre era in immersione in un allevamento ittico. Dalla fine di agosto stiamo già contando 5 morti. È un elenco lungo, interminabile e inaccettabile e per fermare questa strage le parole non bastano più. Rischiano di essere vuota retorica rispetto a chi la mattina si sveglia per andare a lavorare e la sera non tornerà a casa dalla sua famiglia”. Così Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo appresa la notizia di due nuovi incidenti mortali sul lavoro.

“E’ per questo che - aggiunge Mazzeo - in accordo con il presidente della commissione Sanità del Consiglio, Enrico Sostegni, e nella convinzione di interpretare la volontà di tutta l’Assemblea legislativa senza alcuna distinzione di appartenenza politica, è stato deciso di convocare immediatamente in commissione i dirigenti responsabili dei servizi di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro delle Asl e gli assessori competenti in materia al fine di conoscere la situazione e di approntare tutte le azioni necessarie”.

“Voglio a nome mio personale e di tutto il Consiglio regionale inviare le condoglianze alle famiglie delle vittime e ai loro compagni e compagne di lavoro” conclude Mazzeo.

Condoglianze sono state espresse anche dal presidente Sostegni e da tutta la commissione Sanità che ha osservato un minuto di silenzio su richiesta del consigliere Francesco Gazzetti.

Sichei (FilcaCisl): "Non c’è casualità in un infortunio sul lavoro, alla sua origine c’è sempre qualcosa che non ha funzionato"

"Ancora un infortunio mortale sul lavoro in Toscana, ancora nel settore lapideo a pochi giorni di distanza dal grave incidente avvenuto in una cava di marmo per il ribaltamento di un mezzo meccanico."

"Con lo sciopero di domani per tutto il distretto del marmo apuoversiliese vogliamo ribadire che non è possibile lasciare la vita sul posto di lavoro! Diventa inevitabile un approfondimento di certi avvenimenti che, a nostro giudizio devono partire da una maggiore e più efficace prevenzione. Non c’è casualità in un infortunio sul lavoro, alla sua origine c’è sempre qualcosa che non ha funzionato, che poteva essere quindi evitato."

"Oltre alla formazione e addestramento dei lavoratori, occorre un sistema di controlli preventivi di vari livelli, istituzionale e aziendale. Per questo auspichiamo che si apra un tavolo di confronto istituzionale a livello territoriale che metta la dovuta luce su un problema che sta ormai ponendo seri problemi e che merita la dovuta attenzione e risposte concrete." Così Lorenzo Sichei, responsabile Filca - Cisl Lucca - Massa Carrara.

Feneal Uil Lucca e Massa Carrara: "Non è accettabile"

"Ancora una volta siamo raggiunti dalla notizia di un lutto sul posto di lavoro – sottolineano i referenti Feneal Uil di Lucca e Massa Carrara, Daniele Battistini e Daniele Marsili -. Non è accettabile continuare a morire sui luoghi di lavoro. Ci stringiamo attorno al dolore della famiglia per la perdita del loro caro, attendiamo i dovuti accertamenti e le dovute verifiche del caso ma riteniamo doveroso sottolineare ancora una volta l’importanza di questo tema. Non ci stancheremo mai di dirlo e non ci rassegneremo di fronte a questo dramma che purtroppo continua a colpire il nostro territorio. Formazione e prevenzione ma soprattutto controlli; una campagna di sensibilizzazione che non può esaurirsi qua ma che deve trovare riscontro in azioni chiare e decise da parte delle istituzioni e degli organi preposti”.

A seguito dell'infortunio mortale in un piazzale di marmo in Versilia i sindacati di categoria, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil hanno dichiarato per domani, giovedì 9 settembre, 8 ore di sciopero in tutto il distretto del marmo apuoversiliese.

Uil Toscana: "Sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale"

“Per il secondo giorno consecutivo la Toscana è teatro di un incidente mortale sul lavoro. Uno stillicidio quotidiano indecente che si consuma nell’indifferenza generale”. Questo il commento del Segretari Generale UIL Toscana, Annalisa Nocentini, e del Segretario Generale UIL Toscana Nord, Franco Borghini su quanto accaduto stamani in un’azienda di Pietrasanta, dove ha perso la vita un operaio rimasto schiacciato tra due lastre di marmo.

“Quella sulla sicurezza sul lavoro è un’emergenza nazionale che assume ogni giorno di più i contorni della tragedia - continuano Nocentini e Borghini - Un’emergenza che va affrontata immediatamente con strumenti efficaci e nuovi. Le lavoratrici e i lavoratori non possono più aspettare, serve un impegno preciso e concreto da parte della politica e delle istituzioni”.

Bonafé (Pd): "Al cordoglio deve essere accompagnata un’azione concreta"

“Più di mille persone l’anno perdono la vita per lavorare. In Toscana si contano tre morti in poche ore. Alle loro famiglie va tutta la nostra vicinanza. Possiamo solo immaginare il dolore di chi riceve una telefonata da un cantiere per informarlo che non vedrà più un suo caro. Ma al cordoglio deve essere accompagnata un’azione concreta. Le categorie dei lavoratori che sono in prima linea sui temi della sicurezza sollevano la necessità di maggiore prevenzione, più ispettori, più controlli, oltre all’integrazione normativa. Se questo è l’investimento che serve, alla politica il dovere di farlo. Subito. Ad ogni livello. Il governo ha già preso impegni su assunzioni di personale per il rafforzamento dell’attività ispettiva e su elaborazione di nuove norme. In Regione oggi stesso é partita una iniziativa conoscitiva del Consiglio. Di fronte a una situazione straordinaria per drammaticità servono impegno e investimenti straordinari”. Così Simona Bonafé, segretaria del Pd toscano in merito alle morti sul lavoro.

Mallegni (Anmil): "Scarsa attenzione verso la prevenzione, problema ormai imprescindibile"

“Oggi è una giornata di lutto, che colpisce il cuore dell’economia Toscana ed è una pagina nera per la storia della nostra Associazione, che piange ed è vicina alle famiglie delle tre vittime di infortuni delle ultime 24 ore. L’ultimo incidente è accaduto appena qualche ora fa a Pietrasanta (Lucca), dove un operaio è morto travolto da due lastre di marmo”, dichiara il Presidente ANMIL Lucca, nonché vicepresidente ANMIL Toscana, Max Mallegni.

“Gli altri due incidenti riguardano il settore agricolo e quello marittimo, dimostrando che questo fenomeno accomuna tutti gli ambienti di lavoro e la scarsa attenzione verso la prevenzione è un problema ormai imprescindibile”, continua Mallegni.

“D’altra parte, gli ultimi open data Inail, che mettono a confronto i primi sette mesi del 2020 con quelli del 2021 nella nostra Regione evidenziano che il numero di incidenti sul lavoro è passato da 21.662 casi a 24.419, con un aumento del 12,7%. Anche a Lucca si evidenzia nello stesso lasso di tempo un incremento delle denunce d’infortunio del 22,2%, passando dai 2.390 casi nel 2020 ai 2.921 nel 2021. Pertanto, con la ripresa economica, torniamo a mettere la salute e la vita dei lavoratori in secondo piano. Abbiamo bisogno che la sicurezza non resti solo un valore astratto, ma un principio di vita per tutti i lavoratori e come Associazione di vittime del lavoro possiamo portare le nostre testimonianze nelle scuole e nelle aziende per una sensibilizzazione più concreta e d’impatto”, conclude Mallegni.

Montemagni (Lega): "Occorrono fatti concreti per prevenire gli incidenti"

“Nel formulare le nostre più sentite condoglianze ai familiari delle ennesime vittime sul lavoro in Toscana - afferma Elisa Montemagni, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega - dobbiamo però, contemporaneamente, dare vita ad un’immediata riflessione per comprendere come mai, nella nostra Regione, tali decessi siano, purtroppo, abbastanza frequenti.” “Non bastano più le parole di circostanza - prosegue il Consigliere - ma è, quindi, doveroso che l’ente regionale indaghi sul perché avvengano questi lutti.” “Troppe persone, infatti - conclude la rappresentante della Lega - non tornano più a casa dopo una normale giornata di lavoro e tutto ciò è assolutamente inaccettabile.”

Fillea Cgil Siena: “Sulla sicurezza servono fatti, non parole”

La FILLEA CGIL di Siena, le RSU e i lavoratori del comparto lapideo di Rapolano Terme e Serre di Rapolano esprimono la loro solidarietà alla famiglia dell’operaio deceduto sul lavoro in un laboratorio di marmo in provincia di Lucca, solidarietà estesa anche a tutte le maestranze del settore che si trovano di nuovo di fronte ad un dramma annunciato.

Ormai è diventato un massacro, accadono continue morti sul lavoro, tutti i giorni. Siamo stanchi delle parole che tutti si affretteranno a pronunciare e scrivere, servono fatti veri e concreti. A partire dalle buone pratiche a livello territoriale, come quelle proposte da tempo dalla FILLEA CGIL di Siena per il settore lapideo, fino ad un grande Patto nazionale sulla sicurezza che coinvolga tutti: lavoratori, sindacati, datori di lavoro, associazioni di categoria, enti preposti ai controlli e soggetti istituzionali.

Ci vuole un’adeguata formazione a partire dall'età scolastica, una patente a punti per le imprese così da valorizzare quelle virtuose e il rafforzamento dell’attività ispettiva investendo nella prevenzione anche tramite l’integrazione delle banche dati disponibili.

La sicurezza sui luoghi di lavoro non può essere un problema da non affrontare per una cieca logica del profitto ma deve diventare un valore aggiunto per il mondo del lavoro e l’intera società.

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