Ho protocollato una mozione di indirizzo di notevole interesse per il territorio ed i cittadini, relativa ad una grave vicenda su cui, politicamente, a tutti i livelli, sta calando il tipico imbarazzante silenzio. Forse perchè quando nelle inchieste e nelle relative cronache giudiziarie pubblicate sui mezzi di informazione, cui si fa riferimento, compare la parola "malavita" insieme alla parola "politica", con coinvolgimenti ovviamente da accertare da parte della magistratura, la questione si fa particolarmente seria?
Mi riferisco all'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze denominata "Keu", facente riferimento ai rifiuti conciari altamente tossici occultati in opere pubbliche (e non solo) collocate in vari siti toscani, in aree anche a noi prossime (Empolese su tutte), che vedrebbe il coinvolgimento della 'Ndrangheta. La questione non è ideologica ma concreta e riguarda la legalità e la salute dei cittadini.
In Regione la mozione cui fa riferimento l'atto che ho protocollato a Lamporecchio, targata M5S toscano, fu respinta in Consiglio dalla maggioranza PD pochissimi mesi fa, adducendosi giustificazioni che derubricano il ruolo della politica a mera amministrazione. La magistratura sta facendo e farà il suo corso per individuare eventuali responsabilità e reati, ma, ripeto, la politica, anche locale, come vuole attivarsi?
Mi sono domandato cosa dovrebbe o potrebbe fare un piccolo consigliere come me, di un paesino di 7500 anime come Lamporecchio, nel silenzio generale, per porre l'attenzione sulla questione, gravissima (non a caso indaga la Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze) e dare un contributo alla collettività. Si spendono fiumi di parole per questioni spesso di sola facciata ed invece non si proferisce una parola quando la situazione è di questa portata. Il puzzo dell'ipocrisia ha allontanato la gente dalla politica e a molti politici di mestiere questo disinteresse non dispiace affatto, anche se vogliono far credere l'opposto.
Il risultato è una mozione con cui si chiede al Sindaco Torrigiani, anche come Presidente della Società della Salute Valdinievole e membro del Consiglio Provinciale, in ciò facendo valere una rappresentanza istituzionale che va ben oltre quella locale, di far pervenire al Presidente della Regione Giani, alla Giunta ed al Consiglio Regionale, la richiesta di riproposizione e successivo accoglimento del contenuto della mozione protocollata dal M5S regionale, poi respinta, che chiedeva di identificare e mappare le aree dove hanno operato in appalto, negli ultimi 15 anni, le aziende indagate o connesse a queste, coinvolte nella maxi inchiesta, allo scopo di accertare eventuali irregolarità, come avvenuto per la SR 429 ed altri siti. Richiesta di buon senso. No?
Inoltre, per il nostro territorio, di chiedere chiarimenti agli organi e/o agli enti preposti che si riterranno opportuni a tale scopo su eventuali ipotesi di coinvolgimento di siti di smaltimento/occultamento insistenti in Provincia di Pistoia nonché in zone circostanti al nostro Comune. Questo perchè si legge chiaramente dalle cronache in continuo aggiornamento, che i luoghi interessati paiono aumentare col progredire delle indagini. Mi sono chiesto: ma un cittadino, un consigliere o chiunque abbia a cuore una situazione che ha dello scandaloso e che ci riguarda tutti, a chi deve rivolgersi per chiarimenti? La politica ha dei doveri in tal senso o no?
Ho chiesto, infine, che il nostro Comune si faccia promotore di tale azione istituzionale, onde poter meglio supportare l'iniziativa, presso le altre amministrazioni del nostro comprensorio (Valdinievole, Provincia di Pistoia e non solo), con ciò prendendo una posizione netta nei confronti del gravissimo fenomeno delle infiltrazioni mafiose che non sono più eccezioni anche in Toscana e tenuto conto poi delle gravissime conseguenze sulla salute pubblica che certi fenomeni (eco mafie) comportano sulla popolazione coinvolta.
Spero di sbagliarmi ma questa maggioranza consiliare a Lamporecchio, le cui rarissime mozioni hanno riguardato, ad esempio e di recente, pur legittimamente, la richiesta al Governo Draghi di agire per la diminuzione dell'I.V.A sul costo dei pannolini femminili (non è una battuta), rigetterà come al solito questa mozione, forse per non contraddire l'indirizzo politico della maggioranza PD in Regione (non sia mai), forse perchè è un atto troppo impegnativo politicamente, forse perchè semplicemente tutto quanto proposto dall'unico che non china politicamente il capo di fronte alla maggioranza, il sottoscritto col M5S, va rigettato a prescindere (che poi, indirettamente è ciò che affermò il Sindaco durante uno degli ultimi Consigli, cioè che sarà sempre dalla parte opposta a dove sarò io...non finirò mai di ringraziarlo per tale affermazione, perchè conferma che sono dalla parte giusta!).
Arriverà, per la gioia dei Lamporecchiani, il giorno in cui questa politica e chi la sostiene si siederà all'opposizione e sarà un toccasana per il nostro territorio. Intanto la maggioranza ed il futuro candidato sindaco Bochicchio, come vox populi direbbe (non che me ne importi granchè), abbiano il coraggio ed il buonsenso di votare questa mozione e di non continuare ad arrampicarsi sugli specchi su gran parte delle questioni di rilievo.
Luca Parlanti, consigliere comunale M5S Lamporecchio
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