La prospettiva del cosiddetto "spezzatino", contro il quale manifestammo in occasione della Marcia dell'11 maggio 2019, cioè lo smembramento dei beni della riserva naturale e la loro attribuzione a vari Enti locali si è di fatto realizzata.
A legislatura già terminata e nuove elezioni già avvenute, nello scorso mese di ottobre, infatti, una convenzione fra la Regione Toscana (nella persona dell'ex-assessora Fratoni), i comuni interessati di di area pistoiese, fiorentina e lucchese ed il Consorzio di bonifica ha sancito formalmente tale assetto, senza che peraltro sia seguita una definizione chiara delle funzioni attribuite alle varie parti.
Questo, come largamente previsto, ha portato ad una situazione di caos e disservizi, della quale hanno fatto le spese sia la fruizione pubblica (con alcune parti e strutture della riserva chiuse e non fruibili) sia, e soprattutto, la gestione stessa della riserva, in termini di monitoraggio e gestione dei livelli idrici, della vegetazione e della fauna.
Ad oggi, se da un lato il Centro di Ricerca è ancora operativo, anche grazie all'aiuto dei volontari, garantendo l'apertura del Centro Visite e l'organizzazione di visite guidate ed altre iniziative, dall'altro lato ha perso di fatto il suo ruolo di consulenza tecnico-scientifica, che costituiva l'elemento fondante della sua mission e che aveva finora garantito una tutela reale del patrimonio naturalistico della riserva.
Inoltre, in assenza di un sostegno economico da parte della Regione, il Centro rischia nuovamente la chiusura a breve termine.
A fronte di queste criticità, in questi ultimi anni l'atteggiamento verso la conservazione della natura ha compiuto qualche passo avanti, e la spinta verso una maggiore tutela del Padule di Fucecchio - area umida di importanza internazionale, attualmente tutelata solo nella misura del 10% della superficie - ha trovato sponda anche nella nuova strategia dell'U.E. che prevede il raggiungimento da parte di ogni stato membro di una superficie minima di territorio protetto di almenno il 30%.
In considerazione di quanto sopra, la nostra associazione ha deciso pertanto di organizzare una nuova manifestazione con i seguenti obiettivi:
- ampliare la superficie della riserva almeno della misura del 30% dell'area complessiva del Padule di Fucecchio;
- restituire una buona gestione unitaria alla Riserva Naturale, attribuendo nuovamente al Centro di Ricerca il suo ruolo di consulenza tecnico-scientifica e garantendone la sopravvivenza con risorse adeguate.
Sulla base di questi obiettivi, rivolgiamo un appello ai cittadini, alle associazioni ed alle forze politiche a partecipare alla manifestazione, che si svolgerà, in forma di corteo e nel rispetto delle misure anticontagio, a Montecatini Terme, con incontro nel Piazzale delle Terme La Torretta (Piazzale delle Fiamme Gialle) alle ore 16.30 il prossimo 25 settembre.
Fonte: Il Consiglio Direttivo dell'associazione Amici del Padule di Fucecchio per la Biodiversità
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