Chiuso da oltre un anno, a causa della pandemia, Palazzo Malaspina, lo storico edificio che dal 1400 si affaccia maestoso sul cuore medievale di San Donato in Poggio, torna a vivere con le sue molteplici funzioni e potenzialità. Sono al termine i lavori di manutenzione straordinaria che la giunta Baroncelli ha predisposto e realizzato durante il periodo di chiusura del palazzo, stabilito sulla base dalle misure governative in materia di sicurezza per la prevenzione e il contenimento del Coronavirus. I lavori sono consistiti in interventi di adeguamento e risistemazione degli interni, in particolare infissi e porte, e della facciata esterna. Palazzo Malaspina, motore pulsante del borgo, punto di riferimento culturale ed artistico dell'intero territorio di Barberino Tavarnelle, riaprirà presto i battenti in una nuova veste che si propone di valorizzare e riorganizzare le sale e gli spazi che lo caratterizzano.
"Abbiamo previsto di riallestire il museo Emilio Ferrari della cultura contadina - fa sapere il sindaco David Baroncelli - che dai locali di via del Giglio dove da anni è esposto e organizzato, sarà trasferito a Palazzo Malaspina e andrà ad arricchire e valorizzare le cantine storiche". “L’obiettivo è quello di potenziare le dotazioni culturali e istituzionali di Palazzo Malaspina - dichiara il sindaco David Baroncelli – gli spazi saranno riorganizzati in modo da valorizzare il centro di San Donato e la sede espositiva che vuole rinascere come spazio destinato ad accogliere eventi, conferenze, iniziative, seminari, oltre a mostre di alta qualità”.
Il trasferimento della collezione Emilio Ferrari sul quale sta lavorando la giunta Baroncelli rientra in una più ampia operazione di valorizzazione degli spazi pubblici presenti nel centro storico di San Donato in Poggio. “Gli ambienti espositivi di via del Giglio accoglieranno la nuova sede della Pro Loco di San Donato – precisa il primo cittadino - in questo nuovo spazio la Pro Loco potrà programmare e organizzare l’attività di promozione culturale del territorio con eventi e iniziative che coinvolgeranno la comunità e arricchiranno l’offerta turistica. Per condividere con la comunità il valore del passato e intraprendere e rilanciare le sfide del futuro”.
Fonte: Ufficio stampa Associato del Chianti Fiorentino
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