Scritte no vax e anti-Cucini, imbrattato l'hub di Certaldo

(foto da facebook)

Ancora vandalismo nell'Empolese Valdelsa da parte di gruppi 'no vax'. A farne le spese questa volta l'hub vaccinale di Certaldo, inaugurato nel maggio scorso al centro polivalente. Come accaduto neanche due settimane fa a Empoli e Castelfiorentino sui 'drive through' dei tamponi, il gazebo fuori dall'hub è stato imbrattato con delle scritte.

Questa volta la vernice spray è nera, recita le parole "mattatoio" e "macelli" e porta sempre la stessa firma, le due "V_V". A denunciare l'accaduto è Paolo Masetti, sindaco di Montelupo Fiorentino e delegato nazionale Anci alla Protezione Civile. Su facebook Masetti ha postato la fotografia del gazebo vandalizzato, esprimendo solidarietà ai volontari e al sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini.

"Vergognatevi. Ancora una volta la Pubblica Assistenza subisce atti vandalici in uno degli hub vaccinali del nostro territorio, stavolta è toccato a Certaldo. È il gesto codardo e spregevole di pochi individui che colpisce tutta una comunità. Piena solidarietà al volontariato e al collega sindaco Giacomo Cucini".

Così ha commentato lo stesso Cucini, preso anche lui di mira in altre scritte: "Prima le scritte sui muri di uno dei sottopassi cittadini, oggi pomeriggio il raid al centro vaccinale. Inaccettabile, vergognoso: non mi vengono in mente altre parole

Atti vandalici, danneggiamenti della cosa pubblica. Un 'linguaggio' che va condannato, che non può trovare alibi o scusanti. A maggior ragione perché al centro c'è il tentativo di seminare paura e di convincere i cittadini a non vaccinarsi.

Non si è ancora capito che la vaccinazione, oltre al rispetto delle regole, è l'unica strada per contrastare la diffusione del Covid-19? Imbrattare in questo caso una struttura che appartiene al mondo del volontariato, fondamentale più che mai in questi mesi di contagi ed emergenza, è un gesto vigliacco e irrispettoso 

"Mattatoio, macelli" sono termini che niente hanno a che fare con un centro allestito per difendere la salute pubblica, per aiutare la comunità

Una delle scritte nel sottopasso recitava: “Giacomo, gli lgbt non vanno discriminati. E i non vaccinati?”. La risposta è semplice: nessuno deve essere discriminato. Mai.

I non vaccinati non sono discriminati: ci sono delle disposizioni, e parlo anche di Green Pass che tanto ha fatto discutere, che devono essere rispettate. Punto

Il vaccino è la strada da percorrere per neutralizzare il Covid e la sua capacità di mettere i bastoni fra le ruote alla nostra quotidianità fatta di impegni, di tempo libero, di relazioni. È la strada per tornare a essere ‘liberi’

E dire “Se ti vaccini muori”, testo di un'altra delle scritte scoperte nei giorni scorsi, significa alimentare una paura senza fondamento. Non è così che si esce da questa emergenza ancora in atto: lo dicono i numeri dei ricoveri, lo dicono i dati dei contagi. È il momento di andare avanti con la campagna vaccinale senza dare credito e ascolto a chi vuole semplicemente seminare danni e rabbia

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