Consiglio comunale di Pisa, gruppi di minoranza in rivolta: "Conti elimina i Ctp"

Michele Conti, sindaco di Pisa

Dopo più di tre anni la Giunta Conti e la maggioranza che la sostiene hanno finalmente deciso il futuro della partecipazione territoriale: si elimina. È questo il contenuto della delibera che verrà portata in quarta commissione consiliare, rifiutando le nostre richieste di un percorso condiviso sia in consiglio comunale sia con la città. Con un tratto di penna si cancella ogni riferimento ai Consigli territoriali di partecipazione, dallo statuto ai diversi regolamenti, senza indicare alternative.

Così i gruppi consiliari di minoranza pisani.

Da tre anni chiediamo un confronto serio su un tema centrale per la vita democratica di qualsiasi città mentre la maggioranza si sottrae al confronto perché divisa al suo interno; ma la cosa più scandalosa è che la giunta Conti non ha il coraggio di esplicitare quale sia la sua proposta alternativa ai consigli territoriali di partecipazione.

Pur nella diversità delle nostre posizioni in merito a questi organismi, riteniamo tutti che la partecipazione ed il decentramento siano perni fondamentali su cui costruire una qualsiasi amministrazione. Di contro, invece, la Lega e i suoi alleati sfuggono ad ogni occasione di confronto, si rifiutano di costruire un percorso pubblico con le tante realtà cittadine che da mesi chiedono di essere ascoltate e con un colpo di mano provano ad eliminare tutto.

La partecipazione dovrebbe andare di pari passo con la trasparenza e il dibattito pubblico; e invece Conti tiene segreta la sua proposta. Nella delibera con cui si cancellano i Ctp, infatti, si rimanda ad un futuro atto di istituzione di nuovi organismi senza alcuna certezza sull’obbligo oppure no di adozione, sull’inizio di questa nuova fantomatica esperienza, sulle regole, le modalità di selezione dei componenti, le competenze.

Se su questo, come sarebbe ovvio quando si parla di partecipazione, si vuole fare un percorso serio ed inclusivo anche di tutte le forze politiche presenti in Consiglio, ci vorranno mesi e questo significa che si arriverà in prossimità del termine del mandato. A meno che non si voglia imporre al Consiglio comunale una soluzione affrettata ed unilaterale, per costruire non organismi di partecipazione ma consessi di propaganda, cooptando soggetti vicini in vista delle elezioni del 2023.

Temiamo fortemente che questo sia lo scenario che la destra vuole realizzare e contro cui la nostra opposizione sarà totale. Il disegno intanto è chiaro: invece di dare attuazione allo statuto si cambiano le regole cancellando tutto.

Come forze di minoranza chiediamo il ritiro immediato della delibera e che contestualmente si apra un confronto con la città che porti ad una soluzione condivisa e partecipata.

Gabriele Amore - capogruppo Movimento 5 stelle
Ciccio Auletta - capogruppo Diritti in comune: Una città in comune - Rifondazione Comunista - Pisa Possibile
Matteo Trapani - Partito Democratico
Antonio Veronese - Patto civico

Fonte: Ufficio Stampa

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