Staffetta dell'inclusione lungo la Francigena, tappa di 'InSuperAbile' a Siena

Farà tappa a Siena “InSuperAbile – La staffetta dell’inclusione”, la camminata sulla via Francigena che ha preso il via lo scorso 14 agosto. Lunedì 30 Agosto, intorno alle ore 16, arriverà a Siena un gruppo di ventisette camminatori con varie disabilità e loro accompagnatori, che partecipano alla staffetta sulla via Francigena (www.festivaldelcammino.it/insuperabile-2021). L' assessore al turismo del Comune di Siena Alberto Tirelli li accoglierà presso la sala di Palazzo Patrizi in via di Città: è previsto uno scambio di doni e, nell'occasione, verrà presentato il volume "Sua Maestà correre al di là della sclerosi multipla", in presenza dell'autrice Maria Luisa Garatti, che partecipa anche alla staffetta "Insuperabile". Durante la presentazione verrà inoltre proiettato il trailer del docufilm tratto dal libro, tramite il quale viene promossa una raccolta di fondi per l'Associazione sportiva "Se Vuoi Puoi" (www.gofundme.com/f/suamaestdocufilm). A seguire il gruppo visiterà il Museo Civico, la partenza è prevista per la mattina seguente.

“InSuperAbile – La staffetta dell’inclusione” è il percorso di solidarietà di mille chilometri sulla Via Francigena per superare insieme ogni tipo di disabilità e portare un messaggio di ripartenza e rinascita. Un appassionante viaggio da Nord a Sud (dal Gran San Bernardo fino a Roma, attraverso borghi e città di straordinaria bellezza), nel quale gruppi di persone con particolari fragilità si passano un simbolico testimone, portando un messaggio di inclusione e speranza. L’iniziativa nasce dalla fervida mente di Gabriele Rosa e si inserisce in una più ampia progettualità di “Gruppo Rosa”, che negli ultimi anni ha realizzato numerosi progetti sociali per diffondere la cultura del movimento utile, corretto e supervisionato, quale mezzo per prevenire e rallentare i sintomi di numerose patologie e come supporto psicologico insostituibile in persone con disabilità fisiche e cognitive per un maggiore grado di sicurezza e di autostima. L’intenzione del progetto è evidenziare come, anche dalla pratica di un gesto semplice e naturale come il cammino (o dalla pedalata in bicicletta o in tandem), tutti possano trarre notevoli vantaggi dal punto di vista psicofisico e come unire le forze sia fondamentale per raggiungere grandi risultati.

La filosofia del movimento quale opportunità per tutti, promossa dalle associazioni del Gruppo (le capofila Lamu, Libera Accademia del Movimento Utile e Asd Rosa Running Team) ha trovato riscontro in altre tre associazioni che collaborano attivamente alla realizzazione del progetto: SeVuoiPuoi dedicato alla sclerosi multipla, Pedalabile e Albergo Etico. Via Francigena in Tuscia e Corpo Italiano di San Lazzaro garantiscono supporto per la definizione di tappe, soste e ristori, incontri lungo il cammino e sostegno per assicurare lo svolgersi dell’iniziativa in completa sicurezza per i partecipanti.

Maria Luisa Garatti, autrice di "Sua Maestà correre al di là della sclerosi multipla", è un avvocato con la passione della corsa e del Milan ed “innamorata della vita”. Il 17 maggio 2006 ha scoperto di essere affetta da sclerosi multipla. Non si è data per vinta, ha cominciato a correre e ha fondato con altri atleti anche loro affetti dalla sclerosi multipla, l'Associazione sportiva "Se Vuoi Puoi". Ha corso undici maratone e una miriade di mezze maratone, 10 km e altre distanze. Nel 2018 dopo anni di battaglia è stata classificata come atleta paralimpica nella categoria T38 e così ha partecipato nel mese di giugno del 2018 ai campionati Italiani Paralimpici di Nembro conquistando il titolo italiano e la medaglia d’oro nei 1500 metri e negli 800 metri (in questa distanza ha ottenuto il record Italiano). Il 9 febbraio 2020 è diventata campionessa italiana di mezza maratona nel corso dei campionati italiani disputati a Barletta e lo scorso luglio ai campionati italiani di Concesio ha conquistato il titolo italiano nella categoria nei 400 e negli 800 metri. E’ alla ricerca di fondi per realizzare un docufilm dove poter raccontare e condividere un viaggio. Il docufilm sarà l’occasione per accendere un faro sulla sclerosi multipla e sensibilizzare le persone sul significato della patologia oltre che per finanziare la ricerca. “La corsa mi ha salvato la vita” dice Maria Luisa Garatti.

 

Fonte: Ufficio stampa

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