Cardinale Simoni in visita al santuario di Boccadirio

Domenica 22 Agosto, il Cardinale Ernest Simoni, si è recato in visita al Santuario Mariano di Boccadirio, tra le Montagne dell’Appennino Tosco-Emiliano, nel giorno nel quale la Chiesa ricorda la “Beata Vergine Maria Regina”, tra la natura incontaminata che avvolge e custodisce il Santuario, dove si respira e diffonde una dolcezza pastorale, quel senso di semplicità agreste, che ”i messaggeri della Buona Novella” trovarono agli approdi d’Italia.

Il Porporato, è giunto “pellegrino” a Boccadirio, per ringraziare la Beata Vergine, del viaggio pastorale nella sua terra di origine in Albania, avvenuto nei primi giorni di agosto e foriero di grandi doni celesti, nel quale ha portato al “Popolo Schipetaro” un messaggio del Santo Padre Francesco, ricordanto il 30° anniversario dello storico abbraccio tra San Giovanni Paolo II, con Mons.Nicola Troschani Arcivescovo di Tirana Durazzo (unico Presule di Albania sopravvissuto alla persecuzione avvenuta per causa della fede), accompagnato proprio dall’allora Don Ernest, che pochi mesi era stato liberato, dopo 28 anni di ingiusta prigionia, lavori forzati nei campi di concentramento, nelle miniere e nelle fogne di Scutari.

Il Cardinale Simoni è stato accolto alla scalea esterna al Santuario, dal Rettore Padre Franco Inversini e dai “Padri Dheoniani” della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù, i quali da giorni aspettavano con gioia la visita del Porporato, preparando la speciale visita con i volontari del Santuario.

Presenti i militari della Locale Stazione Carabinieri di Castiglione dei Pepoli e tantissimi fedeli, giunti dall’Arcidiocesi di Bologna, dall’Arcidiocesi di Firenze e dalla Diocesi di Prato, saliti al Santuario per pregare ai piedi della Madonna ed incontrare il venerato Cardinale Simoni, accolto da uno scrosciante e caloroso applauso dei presenti.

La Santa Messa presieduta dal Porporato, è stata celebrata all’aperto nel chiostro del Santuario, per l’occasione è stata collocata straordinariamente la Sacra Effige della Beata Vergine, all’esterno della Chiesa ai cui piedi, il Cardinale a lungo si è soffermato inginocchiato a pregare.

La Santa Messa, è stata animata dal suonato “l’Organo Tronci”, presente all’interno del Santuario dal 1847, tornato a vita nuova dopo 70 anni di silenzio, grazie alla grande volontà del Rettore e dei confratelli sacerdoti, con l’aiuto dei fedeli, che hanno contribuito a questa opera di restauro, inaugurato la vigilia dell’Assunta, alla presenza di Mons. Giancarlo Corti, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Firenze.

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