Bonus Donna, approvata la graduatoria di Pisa. Agevolazione riproposta a settembre

Gianna Gambaccini, assessore al sociale del Comune di Pisa

E’ stata approvata la graduatoria definitiva del bando Bonus Donna. Sono state 140 le istanze ammesse, per un totale di 200 persone risultate beneficiarie dell’agevolazione.

La misura, su cui l’Amministrazione ha investito 30 mila euro, prevedeva la concessione di un contributo “una tantum” di 150 euro, spendibile in tutti gli esercizi per l’acquisto di prodotti per l’igiene intima femminile di ragazze e donne in età fertile residenti nel territorio comunale e con un Isee familiare non superiore ai 15 mila euro.

L’iniziativa è stata molto apprezzata, tanto che il Comune ha deciso di rinnovarla già a partire dal mese di settembre destinandole un ulteriore stanziamento di 20 mila euro.

«Ogni mese - dichiara l’assessore al sociale Gianna Gambaccini - le donne hanno la necessità di acquistare prodotti per l’igiene femminile sui quali è prevista una tassazione Iva del 22%. Si tratta di un’imposta nazionale non eliminabile da un’amministrazione comunale e profondamente ingiusta perché è la stessa applicata ai prodotti di lusso. Il Bonus Donna è quindi una misura concreta che come amministrazione abbiamo deciso di adottare per sostenere, in questo periodo di forte difficoltà economica, una delle categorie maggiormente colpite dalle conseguenze della pandemia».

«L’iniziativa – prosegue Gambaccini - è stata molto apprezzata e fin dai primi giorni di apertura del bando sono state numerose le domande presentate, a testimonianza della presenza di un effettivo bisogno che come amministrazione abbiamo saputo intercettare. Avevamo perciò deciso di raddoppiare le risorse destinate all’agevolazione, che erano passate da 15 mila a 30 mila euro. Nonostante questo alla fine il numero di richieste arrivate è stato così alto che non è stato possibile soddisfarle tutte, per cui abbiamo deciso di rinnovare la misura già a partire dal mese di settembre destinandole altri 20 mila euro di risorse comunali».

Fonte: Comune di Pisa - Ufficio stampa

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