Le Fiamme gialle della Compagnia di Portoferraio, in collaborazione e in sinergia con le diverse amministrazioni elbane, hanno concluso alcune indagini che hanno riguardato, tra l’altro, 250 richieste pervenute nel tempo al comune di Campo nell’Elba per l’ottenimento di buoni spesa.
Obiettivo: individuare eventuali autocertificazioni non veritiere della realtà patrimoniale degli istanti e dei relativi nuclei familiari in ordine a manifestazioni di indisponibilità di sostentamento finanziario, difficoltà economiche e indigenza tali da non consentire neanche l’approvvigionamento dei beni primari.
Il coordinamento delle attività delle fiamme gialle elbane con i competenti uffici comunali ha permesso una rapida selezione delle domande che poi non hanno dato seguito all’assegnazione dei benefici ambiti.
Tra queste la posizione irregolare di un cittadino moldavo, da anni residente sull’Isola, il quale aveva del tutto omesso di dichiarare la percezione, nello stesso periodo di assegnazione dei buoni spesa, di importi NASPI - 6.000 euro in tutto come contributo di disoccupazione - elemento che invece avrebbe dovuto essere ricompreso nella valutazione del quadro economico personale.
Alla luce di ciò, è stato redatto un verbale unico di accertamento-contestazione e notifica di sanzione amministrativa ed è stata inviata la pertinente segnalazione in Prefettura nonché al comune di Campo nell’Elba per il recupero delle somme già erogate, equivalenti al valore di numerosi buoni spesa illegalmente acquisiti.
L’attività preventiva e repressiva del Corpo continua contro ogni forma di frode, per garantire il corretto impiego delle risorse destinate alle fasce più deboli della popolazione.
Fonte: Guardia di Finanza di Livorno - Ufficio Stampa
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