Dopo esser passata al Gruppo Misto, Claudia Camilletti va nella maggioranza. C'è un grande cambiamento a Campi Bisenzio. Di seguito le parole della stessa Camilletti.
"Nei giorni scorsi ho comunicato formalmente alla Presidenza del Consiglio comunale il mio passaggio in maggioranza.
Ho maturato nel tempo questa decisione, allontanandomi da chi ha fatto un pezzo di strada con me. Sono una donna moderata che ha a cuore il futuro della città e che, come più volte ribadito, crede nel confronto costruttivo.
Il tipo di politica che piace a me è quella formata da un gruppo di persone ben amalgamate che corrono insieme verso un unico obiettivo quale la crescita della comunità.
La macchina amministrativa non è semplice come la si può pensare da fuori. Ho avuto la fortuna di essere inserita in questo meccanismo e garantisco che, a livello comunale, ci sono ingranaggi che vanno ben oltre le dinamiche nazionali. E non sempre, purtroppo, la ciambella con il buco riesce bene alla prima.
Per questo ho deciso di dare il mio contributo attivo, da donna moderata, alle tante trasformazioni che Campi ha di fronte, mettendo a disposizione la mia passione e la mia preparazione, doti per le quali gli elettori mi hanno preferito 3 anni fa".
La decisione della consigliera ha suscitato la reazione del centrodestra. Duro il commento di Paolo Gandola, Angelo-Victor Caruso e Chiara Martinuzzi di Forza Italia.
“La politica, anche e soprattutto quella locale, richiede serietà ed impegno. Quando si assiste a fenomeni di trasformismo nelle aule del consiglio comunale, soprattutto con migrazioni dall'opposizione alla maggioranza, alla ricerca di chissà quale posto al sole, lo sdegno è doppio.
In questi mesi abbiamo dovuto assistere, nostro malgrado, prima al passaggio dalla Lega al misto e ora addirittura in maggioranza. È veramente troppo. Uno schiaffo ai cittadini ed agli elettori. Un atteggiamento politico da condannare, senza se e senza ma, che offende il sudore e l'impegno di centinaia di volontari di centrodestra, che umilia migliaia di elettori e che getta nel discredito le istituzioni locali. E poi ci chiediamo perché alle elezioni comunali i cittadini non vanno più a votare? Bene avrebbe fatto a dimettersi se non si trovava più a suo agio tra i banchi dell'opposizione. Questa ennesima brutta storia lascia solo un insegnamento agli elettori e a tutto il mondo politico: mai fidarsi di trasformisti e di finti civismi. Noi andiamo avanti a testa alta, la schiena dritta e le mani pulite, fedeli alla nostra storia politica e all'impegno preso solennemente con gli elettori".
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