Anche per il prossimo fine settimana, si preannuncia l’ennesima tempesta perfetta per il trasporto merci.
Il nodo è sempre il tratto appenninico della A1 ormai definito un 'imbuto per l'Italia' per il quale sono stati annunciati lavori in corrispondenza del fine settimana e in orario notturno con conseguente chiusura totale dei tratti intorno a Barberino. Fin qui niente di male, per limitare i disagi ai pendolari del mare e ai turisti. Ma questo si deve rapportare alle estensioni dei divieti di circolazione ai mezzi pesanti in occasione dei fine settimana di fine luglio ed agosto sempre per gli stessi motivi di non gravare sul traffico estivo. Tuttavia l'effetto combinato delle due decisioni produce un blocco ai trasporti che va da venerdì a lunedì. Risultato? Impossibile varcare gli Appennini per tutti i mezzi pesanti e ci potranno essere difficoltà anche per i freschi e le forniture alla GDO (che pure possono godere delle deroghe per i ponti estivi) proprio a causa della chiusura della A1 in tratti strategici.
“Andremo al mare, forse, ma a pancia vuota – fa notare Alessandro Lorenzi presidente Assotir Firenze Prato Pistoia - meglio per la sicurezza dei bagnanti, ma meno comodo per chi rimane nelle città. Battute a parte, ciò che serve è invece un coordinamento fra prefetture e Società Autostrade per capire come garantire almeno i flussi dei freschi e di chi deve rientrare che magari si è fermato in qualche piazzola per attendere il termine del divieto (appunto fino alle 22, ma con possibilità di viaggiare fino alle 8 di sabato mattina). Tuttavia non potendo percorrere il tratto interessato dai lavori, questo varco temporale è di fatto inutilizzabile per le tratte da e verso la pianura padana”.
“Se questi lavori sono davvero indispensabili – osserva Maurizio Bandecchi di Assotir Toscana - allora si deve procedere, ma solo dopo aver esplorato a fondo la possibilità di farli sabato o domenica quando il problema per i mezzi pesanti, non c’è. E, se proprio vanno effettuati, allora si tratta di prevedere almeno dei corridoi di transito alternativo oppure si metta mano alle deroghe su quel tratto sugli orari di divieto pomeridiano per i mezzi pesanti. Che ricordiamolo, svolgono sempre un servizio per tutta la comunità, per le industrie e per il commercio e nessuno ha piacere di trovarsi senza possibilità di muoversi, in una notte di luglio bloccato sull'appennino”
Fonte: Assotir
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