“La nuova legge sugli incarichi regionali appena approvata fa fare un balzo in avanti rispetto alla parità di genere nella nostra Regione. Dopo le indicazioni della legge 16/2009, oggi la Toscana scrive in maniera netta ed inequivocabile che tutti gli organismi di nomina e designazione della Regione devono avere parità di genere. Non solo, elemento fondamentale, vengono aggiunti nuovi strumenti per dare massima informazione riguardo agli incarichi che la Regione Toscana deve espletare”. Questo il commento di Francesca Basanieri, presidente della commissione regionale per le Pari opportunità, a seguito dell’approvazione delle nuove disposizioni in materia di incarichi regionali.
“Si tratta di un elemento qualificante”, prosegue la presidente. “La diffusione dell'informazione attraverso nuove modalità e maggiore capillarità farà si che si possano trovare le migliori figure per ricoprire certi ruoli. L'obiettivo è infatti quello di avere le persone più competenti e qualificate all'interno degli organismi della Regione e poiché di persone qualificate ce ne sono di entrambi i generi, sia in ruoli politico amministrativi che tecnici, è giusto che la parità venga rispettata”.
“Ringrazio il presidente Mazzeo, l'Ufficio di presidenza e tutto il Consiglio regionale – chiude Francesca Basanieri – per aver compreso come il cambio di passo verso una nuova cultura di parità debba partire proprio dall'esempio che le istituzioni danno ai cittadini. E ringrazio tutte le componenti della Commissione che hanno lavorato unite affinché questo obiettivo fosse raggiunto”.
Ceccarelli e Bugliani (Pd): «Passi avanti su parità di genere e semplificazione»
«Semplificare le procedure, garantire la rappresentanza di genere e un massimo di tre mandati. La nuova legge in materia di nomina e designazione degli incarichi amministrativi regionali fa compiere alla Toscana un salto di qualità importante su pari opportunità, trasparenza e accessibilità. Si tratta di una normativa che ha richiesto un lavoro scrupoloso all’interno della commissione affari istituzionali che presiedo, e che oggi sono soddisfatto di approvare in Consiglio regionale. Innanzitutto, sul tema delle politiche per le pari opportunità, introduciamo la presenza di entrambi i generi nelle nomine e nelle designazioni contestuali di più soggetti. In caso di mancato rispetto viene comunque mantenuto l’obbligo di riequilibrio nell'anno solare successivo; mentre se il numero dei soggetti da nominare o designare è dispari, tra i due generi potrà esserci al massimo la differenza di una unità. Viene inserito l’elenco regionale dei revisori legali. Un elenco, in formato elettronico, da cui gli organi competenti possono accedere per conferire gli incarichi di revisore unico e di componente dei collegi sindacali e dei revisori dei conti. Il meccanismo rinnovato apre anche alla partecipazione: attraverso un’apposita domanda si potrà, infatti, richiedere l’inserimento nell'elenco, comunicando tempestivamente modifiche e aggiornamenti dei propri dati. Per quanto riguarda la durata degli incarichi, scatta il divieto di conferire incarichi dopo tre mandati o comunque dopo una permanenza complessiva di dieci anni, svolti anche in cariche differenti o presso enti diversi. Con questa normativa abbiamo rinnovato e migliorato un procedimento amministrativo, mettendo al primo posto una praticabilità più effettiva nella tutela dei diritti legati alle politiche di genere, creando uno strumento nuovo, come l’elenco dei revisori, e mettendo in chiaro dei limiti di mandato. Una legge di cui non possiamo che essere orgogliosi». È quanto dichiara Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente della commissione affari istituzionali illustrando in Aula la legge Disposizioni in materia di incarichi regionali. Modifiche alla l.r. 5 /2008.
«Con questa legge, facciamo un passo in avanti importante che garantisce effettivamente il raggiungimento della parità di genere nelle nomine di competenza regionale – conclude il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli intervenendo in Aula - Un passo in avanti rispetto alla norma precedente, che garantiva una parità solo teorica o da sanare nell'anno solare successivo. A conferma della volontà del Pd di perseguire le pari opportunità».
Scaramelli (Italia Viva): “La parità di genere sarà anche sugli incarichi regionali”
“Bene l’approvazione dei miei emendamenti alle Disposizioni in materia di incarichi regionali che consentono a qualità e merito sia delle donne che degli uomini di emergere quando si faranno nomine o si conferiranno incarichi regionali, sia tecnici che politici”. A dirlo Stefano Scaramelli (Italia Viva), vicepresidente del Consiglio regionale, che con i suoi emendamenti ha introdotto correttivi alla proposta di legge approvata senza voti contrari dall’Aula. “Ho fatto mie le osservazioni della Commissione Pari Opportunità regionale affinché - spiega Scaramelli - la parità di genere non sia solo uno slogan, un principio da lanciare solo nei programmi, ma una realtà”. Gli emendamenti di Scaramelli erano stati bocciati ieri in Prima Commissione e oggi, ripresentati in Aula, hanno trovato la condivisione di più forze politiche. “Ho continuato a crederci e ho trovato il supporto in Aula - conclude Scaramelli - anche delle colleghe del centro destra. Sono un uomo di storia e cultura di sinistra, ma su questo tema volevo arrivare in fondo. Molte donne presenti in Consiglio, a prescindere dallo schieramento politico, hanno sostenuto la mia battaglia, tra questi le colleghe e i colleghi del PD e delle opposizioni. Oggi la norma è stata approvata dal Consiglio regionale senza voti contrari. Coraggio, merito e competenza devono essere i fari di chi è chiamato ad assumere decisioni. Questo è quello che ho sempre sostenuto e continuerò a sostenere”.
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