San Donato a Livizzano, visita di Monsignor Giovannetti

Grande festa a San Donato a Livizzano ieri 25 Giugno 2021, per la visita di Monsignor Luciano Giovannetti Vescovo Emerito della Diocesi di Fiesole che ha servito per 30 anni. Il presule, accolto dal parroco Don Cristian Meriggi ha visitato la comunità parrocchiale e celebrato la Santa Messa solenne di ringraziamento, per il 65° di sacerdozio del Cardinale Ernest Simoni, presente al sacro rito celebrato all’aperto, nel viale nel parco parrocchiale alla presenza di molti fedeli.

Commovente l'abbraccio tra il porporato albanese ed il presule fiesolano originario di Arezzo, che da bambino anch'esso vide con i propri occhi l'orrore della violenza e provò la disperazione e lo sconforto della persecuzione, quando all’età di 10 anni assistette all'eccidio di Civitella in Val di Chiana, dove furono uccisi 244 civili ed il parroco don Alcide Lazzeri, per il quale è stata aperta 2 anni la causa di canonizzazione. Don Alcide nel giorno della Solennità dei Santi Pietro e Paolo il 29 Giugno 1944, dopo la celebrazione della Santa Messa, donò senza indugio ed illuminato dagli insegnamenti evangelici, la propria vita in riscatto dei civili di Civitella, che nonostante il gesto eroico del sacerdote, furono barbaramente trucidati dall'Esercito Germanico.

Con queste parole Monsignore Giovannetti ha salutato Sua Eminenza durante l’omelia: “Felicemente celebriamo il 65° di ordinazione sacerdotale carissimo e veneratissimo Cardinal Ernest Simoni. Fin da bambino all’età di 4 anni fu trovato dalla madre in ginocchio davanti ad una cassapanca e alla domanda di cosa facesse, rispose sto celebrando la Santa Messa. Poi entrò nei frati minori, ma dopo avvenne la tremenda e tragica persecuzione nella quale si voleva ridurre lo stato albanese in stato laico, nonostante le lusinghe ricevute in tante forme sia con gli allertamenti sia con le minacce il Cardinale, rimase sempre fedele al Suo santo proposito. Beato chi decide nel Suo cuore il Santo viaggio , veramente beato perchè nonostante le persecuzioni nonostante le difficoltà egli andò per il viaggio Santo del sacerdozio. Il Cardinale ora porta la porpora un segno bello segno della riconoscenza gratitudine della Chiesa attraverso il Suo essere Cardinale ma anche il segno del sangue del dolore della sofferenza , veramente il Cardinale è stato chiamato a conformare la propria vita alla croce di Cristo Signore, rimanendo fedele al Suo ministero compiendolo anche quando era in carcere, nei duri 28 anni fra prigionia e lavori forzati egli è veramente il prigioniero a motivo della fedeltà al Signore, non è andato incontro a nessuna lusinga ma sempre è rimasto fedele alla Sua vocazione cristiana e sacerdotale, vero martire.”

Tra pochi giorni, il Cardinale partirà per l'Albania per un viaggio pastorale per incontrare il popolo schipetaro, portando un messaggio del Santo Padre Francesco, per ricordare il 7 agosto il 30° anniversario dello storico abbraccio tra San Giovanni Paolo II, Don Ernest Simoni e Monsignor Nicola Troshani Arcivescovo di Durazzo, unico presule di tutta l'Albania sopravvissuto alle angherie del regime.

 

Fonte: Ufficio Stampa



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