La coalizione di maggioranza di Colle di Val d'Elsa comunica la netta contrarietà al Progetto PVG, conosciuto come il progetto del “tubone”, ovvero la posa di una condotta forzata di grandi dimensioni per lo sfruttamento delle acque del fiume Elsa e delle Gore per la produzione di energia elettrica. Il progetto, a partire dallo Spuntone fino alla Ferriera, prevede l’inserimento della condotta anche all’interno della “Gora Lombrandina”.
Le forti criticità dell’opera e le sue conseguenze sul fiume e sulle Gore impongono una netta presa di distanza politica da un intervento che solo a prima vista si colloca nel solco della sostenibilità ambientale, ma che in realtà va a colpire il cuore del Parco dell’Elsa e la sua valorizzazione come patrimonio naturalistico del nostro territorio.
Il prelievo addizionale di acqua dall’Elsa porta a evidenziare forti riserve sul cosiddetto “deflusso minimo vitale” delle acque, il livello accettabile che consente in maniera incontrovertibile la conservazione degli habitat di grande interesse naturalistico e ambientale presenti sul corso fluviale.
È inoltre inaccettabile il passaggio della condotta forzata all’interno delle Gore: il vincolo monumentale, storico e culturale legato ad una struttura che opera ininterrottamente da 800 anni non può e non deve essere eluso. Le Gore non possono essere considerate come un semplice canale di derivazione delle acque dell’Elsa, ma parte integrante della storia stessa di Colle. Una storia che oggi deve essere valorizzata non in chiave meramente utilitaristica e imprenditoriale privata, ma come patrimonio culturale collettivo della comunità.
Senza il consenso della Città, questa storia non può essere riscritta.
Partito Democratico, Italia Viva, Colle in Comune, Sinistra per Colle
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