Giani: "Il contributo della Fondazione sia garanzia per i 22mila dipendenti della banca"
"La Regione apprezza e sostiene le legittime istanze dei lavoratori a difesa dell’occupazione e del futuro di uno dei primi gruppi bancari del Paese". Così il presidente della Regione Eugenio Giani sulla vicenda Monte dei Paschi di Siena.
"Grazie alla Fondazione MPS - prosegue Giani - il bilancio del Monte dei Paschi ha oggi 3,8 miliardi di problemi in meno. Per noi questo contributo determinante della Fondazione va speso tutto a difesa dei posti di lavoro e della permanenza della banca sul territorio. La prova di responsabilità della Fondazione MPS nel cancellare il contenzioso legale con MPS deve valere innanzitutto come una garanzia primaria per i 22.000 dipendenti della banca".
"In Toscana - conclude - continueremo perciò a lavorare senza risparmio, ancora più uniti, istituzioni e sindacati, con l’unico obiettivo di tutelare il futuro del Monte e il rapporto indissolubile con il suo territorio.
Siamo convinti che questo scenario più favorevole agevoli anche l’impegno del Governo e del MEF a salvaguardare MPS da ogni ipotesi di smembramento del suo patrimonio pubblico. La banca va difesa nella sua interezza. Negli ultimi 2 anni gli scenari sono stati stravolti e oggi vanno concordati con l’Europa tempi ragionevoli per l’uscita dello Stato, contrastando operazioni di mercato che cancellerebbero una storia e un radicamento storico insostituibile per l’economia toscana. Merita sostegno e apprezzamento ogni iniziativa che va in questa direzione, come il presidio promosso lunedì prossimo dai sindacati di fronte al MEF".
Cgil: "Servono risposte a 22mila lavoratori (5mila in Toscana)"
La Cgil Toscana sostiene la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori Mps a difesa dell’integrità del gruppo, delle sue funzioni, dell’occupazione e della condizione dei lavoratori.
Il Governo deve rispondere alle preoccupazioni dei dipendenti che da tempo attraverso tutte le proprie organizzazioni sindacali, hanno chiesto al MEF ( azionista di riferimento) un incontro per comprenderne le strategie senza ottenere risposta.
Una posizione inaccettabile tanto più quando ogni giorno, nella discussione pubblica si assiste a ipotesi o speculazioni tutte a saldo negativo per lavoratori e territorio.
MPS è una delle prime banche del paese, va difesa nella sua interezza concordando col decisore europeo un prolungamento dei tempi di uscita dello stato, senza perseguire operazioni di mercato sbrigative, che distruggerebbero una storia e una presenza importante anche in rapporto al sostegno dell’economia in modo particolare in Toscana. Servono risposte a 22.000 lavoratori dei quali ricordiamolo oltre 5.000 nella nostra regione.
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