Monitor distretti, cresce l'Abbigliamento di Empoli nel primo trimestre 2021

Tornano in positivo le esportazioni dei distretti tradizionali toscani che nel primo trimestre 2021 hanno raggiunto i 4,7 miliardi di euro con una crescita rispetto al primo trimestre 2020 del +13,6%. Grazie a questo balzo il ritardo rispetto ai primi mesi del 2019 è sceso al -2,6%. La Toscana si distingue come la regione con l’incremento più elevato in termini assoluti di esportazioni distrettuali (+559 milioni di euro).

La filiera Agro-alimentare (+8,4% verso 1° trimestre 2019) e quella dei Mezzi di trasporto (+37,4% verso 1° trimestre 2019) superano i livelli pre-crisi con tutte le relative specializzazioni distrettuali. I ritardi più marcati verso il primo trimestre 2019 li evidenziano il Sistema casa (-21,5%) e i distretti della Meccanica (-19,8%). I distretti del Sistema moda, segnano un calo del -4,4% rispetto al periodo gennaio-marzo 2019, ma mostrano un importante rimbalzo rispetto al 2020 (+17,1%) trainati in particolare dai distretti dell’area fiorentina e aretina.

Tra i principali mercati di sbocco, merita un’attenzione particolare l’andamento delle esportazioni verso la Cina che sono quasi triplicate rispetto al primo trimestre dell’anno scorso quando però aveva già subito gli effetti della pandemia, ma ancora più rilevante è la crescita verso il primo trimestre 2019 (+61,4%) realizzata in particolare dai distretti del Sistema moda (+94,2%) segno di una ripresa importante che ha concentrato gli acquisti nei confini nazionali. Sopra i livelli pre-crisi anche i principali mercati europei come Francia (+9,6% verso 1° trimestre 2019) e Germania (+4,5% verso 1° trimestre 2019). La Svizzera resta il primo mercato di sbocco con più di un miliardo di esportazioni nel primo trimestre e mostra un rimbalzo del +26,1% rispetto al 2020 e un calo del -5,1% rispetto al 2019 che aveva rappresentato un picco negli ultimi dieci anni.

Dopo il buon risultato del 2020 (+26,3%), continua il trend positivo dei poli della Farmaceutica e biomedicale che mostrano un incremento delle esportazioni sia per il Polo farmaceutico toscano (+8,2%), sia per il Polo biomedicale di Firenze (+15,3%).

Il primo trimestre 2021 segna per i distretti toscani il ritorno in territorio positivo: con 4,7 miliardi di euro di esportazioni, la Toscana migliora del +13,6% il valore del primo trimestre 2020 e limita al -2,6% il calo rispetto al periodo gennaio-marzo 2019. Nel confronto con le altre regioni a elevata vocazione distrettuale, la Toscana si distingue come il territorio con l’incremento più elevato in termini assoluti di esportazioni distrettuali (+559 milioni di euro).

I comparti dell’Agro-alimentare e dei Mezzi di trasporto superano i livelli pre-crisi in tutte le relative specializzazioni distrettuali. Subito dopo i distretti dei Mezzi di trasporto, nel confronto con il 2020 si distinguono i distretti del Sistema moda (+17,1%), mentre le specializzazioni che mostrano ancora un calo sono il Sistema casa (-9,0%), i Beni intermedi (-18,3%) e i distretti della Meccanica (-27,8%).

Il paese che presenta la crescita in termini assoluti più importante rispetto al periodo pre-crisi è la Cina che supera i livelli di esportazioni del primo trimestre 2019 di 75 milioni di euro (+61,4%), grazie soprattutto alla buona risposta che i distretti del Sistema moda hanno saputo offrire alla maggior domanda locale dei consumatori cinesi che, a causa delle limitazioni agli spostamenti, hanno concentrato gli acquisti nel territorio nazionale. Bene anche il trend verso i principali mercati europei come Francia (+14,3% verso 2020 e +9,6% verso 2019) e Germania (+8,6% verso 2020 e +4,5% verso 2019). La Svizzera si conferma il primo mercato di riferimento e mostra un significativo rimbalzo rispetto al primo trimestre 2020 (+26,1%), mentre è ancora su livelli inferiori al 2019 (-5,1%) che si era distinto con il valore di esportazioni più elevate dell’ultimo decennio.

Dal punto di vista delle specializzazioni, il Sistema moda mostra forti segnali di rimbalzo sui mercati esteri (+17% verso il primo trimestre 2020), grazie alla crescita registrata da cinque dei nove distretti monitorati tra i quali l’Abbigliamento di Empoli e l’Oreficeria di Arezzo hanno già superato anche il valore di esportazioni pre-crisi. Tra le varie specializzazioni, i ritardi più marcati li sente ancora il comparto tessile che mostra il permanere di un calo anche nel confronto con il 2020 (-18%), mentre dal punto di vista delle province a maggior specializzazione nel Sistema moda, si distinguono Firenze e Arezzo in crescita rispetto al 2020 e con livelli di esportazioni già superiori ai dati pre-crisi.

Questo andamento può essere in parte legato alla maggior specializzazione nei settori che si collocano più a valle della filiera e che hanno saputo cogliere prima la ripresa dei mercati internazionali, mentre sentono difficoltà più marcate i territori maggiormente vocati alle lavorazioni a monte come la concia per Pisa o il tessile per la provincia di Prato. Tra i mercati di destinazione si impone il fenomeno della ripresa delle vendite verso i mercati asiatici, trainati da Cina e Corea che hanno quasi raddoppiato i valori del primo trimestre 2019 (+94%), grazie soprattutto ai beni di consumo come pelletteria e abbigliamento. Bene anche le esportazioni verso la Francia (+18% verso il 2020, +11% verso il 2019), mentre gli Stati Uniti presentano una crescita più contenuta rispetto all’anno precedente (+1,8%) e un ritardo rispetto al primo trimestre 2019 (-8,4%) ad eccezione del distretto dell’Oreficeria di Arezzo che invece ha mostrato un buon risultato con un incremento del 71%.

Si conferma positiva la variazione dei distretti della filiera Agro-alimentare che dopo la tenuta del 2020 (+3%) hanno confermato il trend in crescita anche nel primo trimestre 2021 (+4,1%) trainati dal distretto del Florovivaismo di Pistoia (+39%) che ha più che compensato il calo nel distretto dei Vini dei colli fiorentini e senesi (-9,7%) e dell’Olio toscano (-1,8%). In particolare, il distretto pistoiese, dopo le difficoltà legate alle misure di contenimento della primavera dell’anno scorso, ha ottenuto dei buoni risultati nella seconda parte dell’anno che si sono rafforzati nel 2021, grazie al forte impulso derivante dalla crescente attenzione verso la riqualificazione ambientale degli spazi sia pubblici, sia privati.

Più singolare il risultato del distretto del vino, soprattutto in relazione con le dichiarazioni sugli andamenti rilasciate dai principali consorzi di tutela che segnalavano un aumento delle vendite nei primi mesi di quest’anno dedotto dalle fascette rilasciate ai produttori per l’imbottigliamento: probabilmente questa differenza potrebbe essere spiegata con un riassortimento dei magazzini da parte degli importatori con vini di prezzo più accessibile, oltre al confronto con un primo trimestre particolarmente positivo che è stato il più elevato degli ultimi dieci anni. Il distretto dell’Olio toscano si posiziona in linea con i valori del 2019 con segnali positivi in termini di investimenti nel territorio come nel caso di Salov che sta continuando il piano di investimenti per l’aggiornamento del sito produttivo di Massarosa oltre alle buone indicazioni sulla qualità e sulla resa dell’ultimo raccolto.

Il comparto dei mezzi di trasporto evidenzia degli andamenti nettamente positivi. Il distretto della Nautica di Viareggio offre un contributo importante con circa 90 milioni di esportazioni rispetto ai 44 milioni del primo trimestre 2019 e i 33 milioni del primo trimestre 2020; si tratta di un settore fortemente legato a produzioni pluriennali per il quale un confronto puntuale su un periodo non è rappresentativo o esaustivo, ma è significativo evidenziare i segnali positivi di crescita del distretto come conferma la recente quotazione in borsa di The Italian Sea Group. Continua anche per la Camperistica della val d’Elsa il trend positivo registrato già a partire dal terzo trimestre del 2020, frutto anche della scelta del camper come vacanza che garantisce il rispetto delle esigenze di isolamento e di vicinanza alla natura create dalla pandemia; le esportazioni sono state pari a 250 milioni di euro in crescita del 61% rispetto al primo trimestre 2020 e superiori del 23% rispetto al primo trimestre 2019. Questa tendenza è inoltre confermata anche dall’andamento delle immatricolazioni a livello europeo che mostrano un aumento generalizzato in tutti i principali paesi e complessivamente sono aumentate del 20% rispetto al primo trimestre 2020 e del 16% rispetto al 2019.

Dopo la tenuta mostrata nel 2020 (+1%), il distretto del Cartario di Lucca segna una variazione tendenziale negativa nel primo trimestre 2021 con un calo del -18%. La riduzione riguarda tutti i principali mercati di sbocco e risulta più accentuata per la Germania (-35%), mentre Grecia e Stati Uniti sono gli unici due mercati tra i principali a essere sopra il valore del 2019. Le prospettive per il distretto sono sempre più legate al tema della sostenibilità come dimostrato anche dalle recenti evoluzioni del progetto della Lucart che punta a incrementare la biodegradabilità e la compostabilità di un particolare tessuto non tessuto che non contiene materie plastiche, ma solo fibre di cellulosa, senza compromettere le caratteristiche di resistenza, morbidezza e assorbenza.

Tra i distretti del Sistema casa tornano in positivo le esportazioni del Mobile imbottito di Quarrata che crescono del 11%, grazie in particolare al buon andamento delle vendite verso il Regno Unito che sono più che raddoppiate anche rispetto al primo trimestre 2019. Per il distretto del Marmo di Carrara sono cresciute rispetto al 2020 le esportazioni verso la Cina (+10,5%) e verso il Regno Unito (+53%), ma non riescono a compensare il calo verso Stati Uniti (-12%) e Arabia Saudita (-67%) condizionato in particolare dalla componente lavorata.

Nei distretti della filiera meccanica continua il calo per le Macchine per l’industria cartaria di Lucca in gran parte legato all’andamento nel mercato americano (-60% verso il primo trimestre 2020) dove si era però concentrato un forte investimento in un nuovo stabilimento produttivo che è arrivato alla messa a regime. Stabilità invece rispetto al 2020 e al 2019 per il distretto delle Macchine per l’industria tessile di Prato che ha realizzato un’importante commessa verso il Brasile che in riferimento ai dati del primo trimestre 2021 diventa il primo mercato di riferimento del distretto.

Tra le specializzazioni della regione rivestono un ruolo significativo i Poli della Farmaceutica toscana e del Biomedicale di Firenze: dopo il buon andamento del 2020 (+26%), effetto anche della maggior attivazione legata alla pandemia, i poli toscani continuano nella crescita sui mercati internazionali con un incremento dell’8% per il Polo della farmaceutica guidato in particolare dalle province di Siena (+26%) e Firenze (+5%) e un aumento del 15% per il Biomedicale di Firenze.

Le attese per i prossimi mesi sono di un progressivo rafforzamento del commercio internazionale con prospettive di recupero dei livelli pre-COVID già durante il 2021 per diversi settori: le imprese distrettuali dovranno cogliere le opportunità presenti sui mercati internazionali, dove gli scambi sono in forte accelerazione e inoltre, dovranno cercare di intercettare i nuovi modi di consumo e i diversi canali di vendita.

Fonte: Intesa Sanpaolo

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