Uffici giudiziari, verso una rete più presente nei territori. Ecco la proposta di legge regionale

All’unanimità la commissione Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), ha licenziato una proposta di legge al Parlamento che permetterebbe di adeguare la rete nazionale degli uffici giudiziari alle esigenze demografiche ed economiche di specifici territori. Da un lato sarebbero ricostituiti i circondari dei tribunali soppressi con la riforma del 2012, dall’altro, sempre con il contributo economico delle Regioni richiedenti, sarebbero istituiti nuovi tribunali ordinari nelle città che avevano sedi distaccate anch’esse soppresse.

È noto che la riforma del 2012, nell’ottica del contenimento della spesa pubblica e di una migliore distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari si è tradotta nella soppressione di trentuno sedi di tribunale, con la relativa procura della Repubblica, e di tutte le 220 sedi distaccate degli uffici giudiziari nelle città che non erano capoluoghi di provincia.

Le spese per la gestione e manutenzione degli immobili e per il personale di custodia e vigilanza saranno a carico delle Regioni richiedenti, mentre rimangono a carico dello Stato le spese per le retribuzioni dei magistrati, del personale amministrativo e di polizia giudiziaria.

Sia la ricostituzione dei tribunali soppressi, sia l’istituzione di nuovi tribunali in alcune delle città che avevano sedi distaccate soppresse, potranno essere fatte anche con la costituzione di circondari che prevedano l’inserimento di altri comuni che fanno parte dello stesso circondario o di un circondario confinante, purché facciano parte dello stesso distretto di corte d’appello. In ogni caso, dalla ricostituzione o dalla istituzione di un nuovo tribunale, dovrà necessariamente seguire la ricostituzione o l’istituzione della relativa procura della repubblica.

È stato il primo firmatario della proposta di legge al Parlamento, Enrico Sostegni (Pd), ad illustrare il testo in commissione: ”Proposte simili stanno per essere varate da altri consigli regionali – ha osservato – Si riapre una discussione a  livello nazionale. La soppressione della sede distaccata di Empoli del Tribunale di Firenze ha creato non pochi problemi. La sua ricostituzione porterebbe benefici anche a Pisa e Livorno, oggi nelle posizioni più basse dell’elenco nazionale”.

“Apprezzamento per l’iniziativa” è stato espresso da Elisa Tozzi (Lega), che ha ricordato il caso del tribunale di Pontassieve. ”Il tema più generale è quello della giustizia di prossimità ha detto – In questa prospettiva non possiamo non affrontare anche il caso dei giudici di pace”.

“La chiusura delle sedi distaccate di Cecina e di Piombino, a fronte di una deroga insulare a Portoferraio, che deve essere rinnovata ogni anno, pongono un problema più generale, che è giusto affrontare – ha sottolineato Gianni Anselmi (Pd) – Bene ha fatto Sostegni a porre la questione nei termini in cui lo ha fatto”.

Il sostegno di Italia Viva alla proposta di legge è stato annunciato da Maurizio Sguanci.

“Non necessariamente accentrare significa aumentare l’efficienza – ha osservato Marco Casucci (Lega) - E’ necessario mantenere i servizi essenziali sul territorio”.

“Mi schiero anch’io con chi si è opposto alla chiusura delle sedi periferiche - ha affermato Francesco Torselli  (Fratelli d’Italia) – Il tempo ci ha dato ragione. Sono solo stati creati disagi alle zone periferiche”.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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