Condannato per minaccia contro Poggianti, il Csa Intifada raccoglie fondi per i 5mila euro di spesa

Il Csa Intifada sostiene il suo membro condannato dal giudice di pace dopo la condanna per i fatti di marzo 2019 ai danni del consigliere comunale, allora candidato sindaco per il centrodestra, Andrea Poggianti.

"L'antifascismo non si processa" è il nome della campagna. Il centro sociale tra Ponte a Elsa e Brusciana condivide le ragioni di Marco, il giovane condannato: "È stato condannato per aver dato di fascista all'attuale consigliere comunale di FDI, una sentenza che ci stupisce, e ci lascia amareggiati.

Due anni fa durante le elezioni amministrative la coalizione di destra prendeva come sede elettorale un fondo in Piazza Farinata degli Uberti , e per tutto il periodo di campagna elettorale si susseguirono costantemente provocazioni di stampo razzista omofobo provenienti da esponenti di quella coalizioni nei confronti di migranti coppie di ragazzi e ragazze, e di compagni che transitavano per la piazza, fino ad arrivare all'episodio che vide Marco rispondere alle provocazioni, tali provocazioni terminarono qualche giorno dopo che un nostro presidio pubblico contestò in maniera militante l'ostentazione di atteggiamenti fascisti. A distanza di 2 anni arriva una condanna, di cui non conosciamo le motivazioni, ma da quello che sappiamo porterà ad un esborso tra sanzione e spese legali di almeno 5000 euro. Ci appelliamo a tutt@ gli antifascisti e democratici toscani affinché Marco non debba pagare un euro, per questa condanna ingiusta. Per sostenere Marco versare una donazione all'iban It88c0760102800001030383135"

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