Progetti utili alla collettività, lusinghiero il bilancio della Fiera


Si chiuderà venerdì 23 luglio, ma i numeri dicono che è già stata un successo. La Fiera dei Puc, i progetti utili alla collettività, organizzata da Regione e Anci Toscana, ha avuto oltre 1.300 visitatori unici, con oltre 8.000 pagine viste sul sito https://fierapuctoscana.it/ dal quale è possibile chiedere di partecipare alla giornata conclusiva.
“Siamo soddisfatti – commenta l’assessora regionale al sociale, Serena Spinelli – dell'ottimo bilancio della Fiera dei Puc, prima iniziativa di questo genere a livello nazionale, che ha ricevuto molta attenzione, sia in termini di partecipazione che di coinvolgimento dei territori. Uno spazio virtuale per i progetti utili alla collettività della Toscana, con momenti di scambio e approfondimento tra i Comuni e le nostre Zone socio-sanitarie in cui si sono stati sviluppati e anche con esperienze di altre regioni. L’idea era proprio quella di riuscire a diffondere le pratiche migliori e di affermare il principio che mettere in rete le esperienze e progettare insieme aiuta il sistema a progettare meglio e poi a mettere in pratica, nell'ambito di uno strumento importante come il reddito di cittadinanza, progetti e azioni utili all'inserimento lavorativo dei percettori e a tutta la comunità dentro la quale si svolgono. Ci tengo quindi a ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per questo, i Comuni, le Società della Salute, i soggetti del terzo settore coinvolti e tutte le persone che hanno partecipato. Insieme abbiamo creato un complesso di iniziative che, riunite in una vera e propria fiera virtuale, ha destato interesse in tutta Italia”.

Sono stati infatti numerosi gli accessi da parte di altre Regioni italiane che hanno condiviso anche le loro esperienze.

La Fiera dei Puc nasce partendo dall’idea che i beneficiari di reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere Progetti utili alla collettività all’interno del comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16 e per un periodo che varia da uno a tre mesi. I Puc rappresentano un’occasione di inclusione e di crescita per i beneficiari, in quanto i progressi saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali del beneficiario, in base agli interessi e alle propensioni e sono stati individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze delle comunità locali.

Le 11 zone della Toscana che vi hanno partecipato sono l’Alta Val d’Elsa, l’Elba, quella fiorentina sud-est , il Valdarno, le Apuane, Empoli e il Valdarno inferiore, la Piana di Lucca, la Valle del Serchio, le Colline dell’Albegna, la fiorentina nord-ovest e quella pistoiese.
Gli ambiti di attività dei progetti sono quello culturale, ambientale, sociale, formativo, artistico e di tutela dei beni comuni.

C’è stato chi, come il Comune di Molazzana, si è dedicato alla pulizia dei sentieri, mentre a Calenzano i partecipanti hanno intrattenuto e poi accompagnato a scuola i bambini. Altri progetti hanno riguardato la manutenzione del verde pubblico, la cura dell’arredo urbano, la sicurezza degli spazi pubblici.

Ad oggi in Toscana risultano attuati o in corso di attuazione 252 Puc, 108 in ambito sociale, 58 per la tutela dei beni comuni e 48 in ambito ambientale. Sono presenti Puc in quasi tutto il territorio toscano, con la prevalenza dei comuni nelle province di Firenze (59), Siena (52), Massa Carrara (48) ed Arezzo (35).

Nel corso della Fiera sono stati presentati 71 Puc e le visualizzazioni sui social sono state 158.511.

Fonte: Regione Toscana

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