La mostra al Centro Espositivo Leo Lev è visitabile fino al 25 luglio 2021
"RE-NAISSANCE”, RI–NASCIMENTO", è questo il titolo della Mostra al Centro Espositivo Leo-Lev di Vinci (FI), progetto espositivo promosso dall’Assessorato alla Cultura della Città di Forte dei Marmi (LU) e dalla Fondazione Villa Bertelli, curato dall’Arch. Oreste Ruggiero e Armando Fusco e prodotto da Armando Fusco per BE ONE ENJOY s.r.l, in collaborazione con la DurerArts Gallery di Firenze (FI), l’ass.ne A.L.E.R.AMO – Museo Civico di Moncalvo (AT), le Pontificie Fonderie Marinelli di Agnone (IS) e l’Atelier LAVS di Filippo Sorcinelli.
L’evento espositivo si articola attraverso un singolare percorso fra opere pittoriche del ‘500, arte contemporanea e paramenti sacri.
Cosa c ‘è di più evocativo della parola Rinascimento, di quella civiltà culturale ed artistica, che ebbe come uno dei centri principali la Toscana, con il suo capoluogo Firenze? Cosa c’è di più forte, in un momento così drammatico – in cui il virus globale ci ha rinchiusi fra quattro mura – pensare a uno sbocco di un nuovo Umanesimo, con i suoi valori, con le sue visioni antropocentriche, che avevano fatto evolvere ed esplodere la cultura del periodo medievale?
Forse anche oggi le nostre convinzioni vacillano, le nostre membra stanche sembrano cedere sotto il peso di un semplice acronimo, Covid 19. E invece, l’arte, la creatività, ci vengono in aiuto: ancora una volta accendono un barlume di speranza, come dopo la Peste Nera del XIV secolo, fecero artisti come Giotto, Masaccio e altri, configurando un nuovo orizzonte dove si intravedeva quel gotico internazionale che alla paura della morte contrappone un amore per la vita. Così oggi, questa mostra, che si dipana attraverso un percorso espositivo fra opere pittoriche del ‘500, arte contemporanea e paramenti sacri, ci aiuta a sperare in una rinascita, che non è solo simbolica, ma oggettiva. Qui e ora. Oggettiva come la Bellezza, quella che apre il cuore, che “non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori.” Come scriveva Alda Merini.
L’esposizione, si trasferisce dal Fortino Leopoldo I, sito nella splendida perla della Versilia, grazie ad una sinergica collaborazione fra l’Assessorato alla Cultura della Città di Forte dei Marmi, la Fondazione Villa Bertelli e l’Arch. Oreste Ruggiero, al Centro Leo – Lev di Vinci (FI). Dopo i continui lockdown che ci hanno negato di godere pienamente i due grandi momenti della storia della Cristianità: la Pasqua e il Natale, questa mostra è dedicata a loro, ovvero alla Pasqua che esige il Natale per essere completa, mettendo simbolicamente insieme gli elementi chiave della nascita e della rinascita, in un percorso mnemonico che aiuta il visitatore a ricordare il senso del suo agire. Senso che viene ben sottolineato allegoricamente dalle opere in dialogo fra loro.
A scandire il percorso espositivo, una vera novità: i paramenti sacri realizzati dall’Atelier LAVS (dal latino “LAUS, Lode”) che si occupa dello studio, della progettazione e della realizzazione di Vesti sacre, suppellettili ed accessori per la sacra liturgia. La produzione è ispirata principalmente alle forme e alla tradizione antica della Chiesa, rivisitate alla luce del Concilio Ecumenico Vaticano II e delle Riforma Liturgica da quest’ultimo scaturita. Fondata dal Maestro Filippo Sorcinelli, “il Sarto dei Papi”, collabora con enti ed istituzioni ecclesiastiche di tutta Europa, con gli uffici di Arte Sacra e Patrimonio Culturale e Uffici Liturgici di tutto il mondo i quali, con i relativi sacerdoti incaricati, sviluppano nuove idee e nuove opere d’arte.
L’eccellenza di questo atelier, giunto proprio quest’anno al ventesimo anno di attività, costituisce un “unicum” e per i metodi di studio, di ricerca, per l’esclusività, per la tecnica e l’accuratezza di realizzazione di ogni singolo prodotto, invece, si stabilisce sicuramente tra le prime aziende del settore a livello internazionale. L’atelier è celebre per aver più volte realizzato Vesti sacre per S.S. Papa Benedetto XVI e per S.S. Papa Francesco fin dalla messa d’Inizio Ministero. LAVS collabora con le principali diocesi del mondo tra i quali spiccano quelle di Parigi, Madrid, Berlino, Vienna, Miami, New York, Westminster, il Patriarcato di Gerusalemme, il Patriarcato Siro Antiocheno, il Principato di Montecarlo. LAVS ha avuto il privilegio, tra gli altri, di ricostruire i paramenti sacri di Papa Celestino V durante l’ultima recognitio canonica.
A scandire il ritmo di questa preziosa esposizione, le campane della storica Pontificia Fonderia Marinelli, di cui una realizzata per le celebrazioni del 2019 con la rappresentazione dell’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci. Esse ritmano il passare del tempo e avvolgono da sempre la vita delle comunità, aiutandole nella loro identità e fornendo loro un vero linguaggio di comunicazione a distanza. Campane come strumenti capaci di essere interpretati da tutti, che parlano una lingua universale, per narrare gioie e dolori, scandendone l’esistenza e chiamandole a raccolta a ricordare loro che: “Nessun uomo è un’isola, completo in sé stesso; ogni uomo è una parte del tutto. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te”. Il celebre scritto di Jhonne Donne offre spunti di riflessione, in questo devastante momento pandemico, sul senso della vita, sulla morte, che di essa è parte e che solo l’amore può esorcizzare; sulla responsabilità che ognuno di noi ha nel costruire il suo futuro e quello dell’umanità. Ma anche Leonardo, nel Trattato della Pittura parla del “... suono delle campane, nelle quali si può intendere quelle dire quel che a te pare”: l’augurio è che si intenda finalmente un messaggio unificante.
La mostra mette a fuoco appunto il paschale sacramentum, celebrazione su cui fa perno tutto l’anno liturgico. Il Logos, che di per sé non poteva morire, assume un corpo che poteva morire, per sacrificarlo come corpo proprio per tutti. La vera nascita di Cristo avviene al momento dell’uscita dal sepolcro. Il dies natalis è il dies paschae: “il giorno natalizio” del Signore è il giorno di Pasqua. Un Angelo annuncia la nascita, un Angelo annuncia la resurrezione. Se non ricordiamo non possiamo comprendere, scriveva Edward Morgan Forster. E infatti questa mostra ci ricorda come il Natale raggiungerà il suo culmine sulla croce e porterà i suoi frutti a partire dal mattino della Resurrezione, che, in quanto culmine dell’incarnazione storica, conferma e attua il mistero della nascita del Verbo divino. La Chiesa nella liturgia – precisa Giovanni Paolo II – celebra “il Natale guardando alla Pasqua, così come celebrando la Pasqua è memore del Natale”. Anzi, stando al rito bizantino, “Natale è Pasqua”.
Le opere esposte in mostra vogliono esprimere questo pensiero: che l’arte – come dice Cyril Connolly – è memoria: e la memoria è desiderio riattivato.
Nel Centro Espositivo si è “guidati” da un Angelo, anzi dagli angeli presenti. La replica in terracotta policroma, eseguita dall’Opificio delle Pietre Dure, della scultura dell’Angelo Annunciante di San Gennaro, attribuito da Carlo Pedretti a Leonardo da Vinci, è in dialogo, come nella mostra di Forte dei Marmi, con le opere Angeli & Nodi di Oreste Ruggiero. Le preziose opere cinquecentesche di Jacopo Bassano, Vittore Carpaccio, Denijs Calvaert, Dosso Dossi, Giovanni de Vecchi, Carlo Portelli, Domenico Puligo, dialogano con gli artisti contemporanei: Maria Franca Bartesaghi, Gianni Colonna, Marcello Di Pierro, Antonio Vito Faraone, Ettore Marinelli, Paola Patriarca, Domenico Sorrentino.
RE-NAISSANCE / RI-NASCIMENTO. UN DIALOGO FRA PITTURA RINASCIMENTALE, ARTE CONTEMPORANEA E ICONE SACRE
A cura di Oreste Ruggiero e Armando Fusco
Dal 24 giugno 2021 al 25 luglio 2021 | CENTRO ESPOSITIVO LEO-LEV | Piazza Carlo Pedretti, Vinci (FI)
Vernissage giovedì 24 giugno 2021, ore 18.00
Aperta da martedì a venerdì, dalle 10:00 alle 17:00 / sabato e domenica dalle 10:00 alle 18:00. Lunedì Chiuso
Info: Tel. 0571/1735135 | Mail. info@leolev.it
Fonte: Ufficio stampa
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