Si terrà un nuovo presidio in merito all'inchiesta Keu e alla gestione dei rifiuti in Toscana a nome delle forze di sinistra Rifondazione Comunista, Sinistra Anticapitalista, Una Città in Comune Pisa, USB Firenze.
Quest'oggi si è tenuta una conferenza stampa online dove è stato annunciata la manifestazione e anche altre ricerche effettuate dai partiti.
La prima “tappa” sarà il presidio regionale organizzato a Santa Croce sull’Arno (piazza del Popolo, di fronte al Comune, con interventi non solo di rappresentanti politici ma anche di saperi esperti e di chi si batte sul territorio sul tema keu) per mercoledì 14 luglio alle 18. Iniziative e presentazioni della campagna si svolgeranno in questi giorni anche a livello locale in tutta la Toscana, e altri appuntamenti regionali sono previsti per settembre. In allegato anche le nostre proposte di dettaglio, perché l’obbiettivo a non continuare a fare finta di nulla, e cogliere l’occasione per un cambio netto di pratiche e scelte politiche e social.
Le proposte in concreto sono le seguenti:
1 Per i Comuni entro tre mesi dall’approvazione del nuovo piano regionale dei rifiuti (che latita da troppo tempo) ogni comune toscano adotti un proprio Piano di azione per la prevenzione e riduzione dei rifiuti descrivendo le diverse azioni che saranno attivate, i risultati di riduzione attesi, i tempi attuativi. Si chiede di incentivare la tariffa puntuale
2 La Toscana si doti di un nuovo piano dei rifiuti, contenente le indicazioni sopra ricordate
3 Creazione di un osservatorio popolare sul tema dei servizi pubblici locali, con il coinvolgimento effettivo di cittadini associazioni, partiti ecc che faccia il punto sugli ultimi 30 anni di gestione privatistica e organizzi forme di controllo diffuso.
4 Apertura di una esplicita campagna per la ripubblicizzazione dei servizi. Su settori come l’acqua per la crazione di una azienda di diritto pubblico.
5 Inserimento della cultura della legalità e del contrasto al crimine organizzato fra le finalità dello statuto regionale e degli statuti comunali. Con contemporaneo rafforzamento, anche in sede di statuto, degli strumenti di trasparenza e partecipazione popolare. Conseguente al punto 3, per i comuni l’istituzione di un osservatorio per lo studio e la promozione di attività finalizzate al contrasto di fenomeni di illegalità, con particolare riferimento alle infiltrazioni mafiose nel territorio e ad eventi corruttivi. Come già realizzato ad esempio a Pisa
6 Costruzione di una proposta di legge regionale dove si estende a tutte le persone giuridiche pubbliche e private che ricevono finanziamenti per le loro attività, o svolgono un servizio anche di mero interesse pubblico o che ricevono commesse appalti o concessioni dalla parte pubblica, il divieto di finanziamento privato alla politica – e ai politici –
7 Un nuovo ruolo di Arpat. Necessità di modifiche statutarie al fine di garantirne la terzietà dalla politica, e un adeguato controllo diffuso e qualificato. E un suo rafforzamento diffuso.
8 Costruzione partecipata, con la partecipazione degli osservatori, del piano comunale anti corruzione e del suo aggiornamento.
9 Istituzione, al di là del ruolo delle prefetture, di uffici territoriali di ANAC con funzioni ispettive non a campionamento nazionale
10 Pubblicazione e rafforzamento premiante dell’istituto del Whistleblowing
11 Obbligatorietà della rotazione effettiva degli incarichi amministrativi di vertice e non solo della dirigenza in Comuni e Province
12 I beni confiscati: snellimento procedure e valorizzazione anche per finanziare progetti anti mafia
13 Enti Locali. Negli Organismi interni di valutazione rafforzare gli indicatori anti corruzione
14 Comitato provinciale sulla sicurezza: obbligo di convocazione periodica (con report tranne dati sensibili) sulle questioni delle infiltrazioni
15 Piano straordinario di finanziamenti,grazie al recovery, per la bonifica e il controlli su siti potenzialmente o dichiaratamente inquinati semplicemente perché “a rischio”
16 Codice degli contatti e degli appalti. Responsabile anti corruzione ad hoc in ogni appalto anche sotto la soglia europea (art 35 CdC), obbligo di – celere – debat pubblic per le opere più a rischio
17 Generalizzato – una nostra azione politica – accesso agli atti sugli appalti e sulle aziende ritenute a rischio (accesso civico semplice) e relazione finale
18 Incompatibilità di incarichi amministrativi di vertice e dirigenziali (secondo definizione civilistica) per periodi superiori a 5 anni
19 Promozione nei comuni di contratti integrativi con norme più stringenti su inconferibiità e pantouflage
20 Valutazione politica su richiesta generalizzata di sostituzione nazionale (art 120 costituzione) o su singoli atti anche amministrativi della regione
21 Richiesta di discussione nei consigli comunali delle priorità scelte (o da scegliere) per i fondi del PNRR, e attivazione di forme di partecipazione popolare per la scelta medesima e il controllo.
22 Verifica delle partecipazioni societarie delle aziende dei servizi pubblici in Toscana e esclusione di ogni partecipazione di fondi speculativi d’investimento nazionali ed internazionali
L'ultimo punto riguarderebbe il gruppo Xenon Private Equity, che sta cedendo le sue quote di ReLife Group, socia della ReAl di Empoli che si occupa dello smaltimento dei rifiuti.
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