Si sono tenuto questa mattina, sabato 10 luglio, i funerali di Pierluigi Vezzosi, l'86enne che ha perso la vita dopo essere stato investito da un corriere a Empoli. La cerimonia si è tenuta alla Collegiata di Empoli alle ore 9.30. Davvero tante le persone presenti, parenti e amici che hanno voluto dare l'ultimo saluto a Pierluigi.
Il figlio Simone, a nome della famiglia, ha voluto ringraziare pubblicamente tutti i presenti. Simone ha anche ricordato il padre con un toccante messaggio che pubblichiamo di seguito:
Uno scrittore che ho apprezzato in gioventù, Charles Bukowsky, una volta scrisse (cito le parti che in chiesa si possono dire senza rischiare la scomunica): "Nella morte non c'è niente di triste, non più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore. La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte. Le persone on fanno onore alla propria vita, la pisciano via".
In questi giorni mi è capitato di pensare spesso a mio babbo e a cercare di immaginare lui ora qui al nostro posto. Ecco, sono sicuro che le sue parole, i suoi commenti di fronte alla morte di un suo caro suonerebbero più o meno come quello che scriveva Bukowsky. E allora mi piace ricordarlo per la vita che ha vissuto con noi e per i tanti ricordi di lui che ci ha lasciato. Per la sua minestra di pane che lui diceva essere la più buona in toscana. Per le torte sacher che, a detta sua, nemmeno un mastro pasticcere austriaco sarebbe stato capace di pareggiare per la bontà. Per le cene e le tavolate a casa sua con gli amici e i parenti che poi spesso si concludevano con grandi discussioni su politica e religione generando il caos più totale. Per le partite dell’Empoli viste insieme, allo stadio e alla televisione, dove dopo 5 minuti sparava la sua sentenza: "quest’anno sarà dura salvarsi". Oppure, "questo calcio non si vede nemmeno se gioca la Juve".
Pierluigi ci mancherà, questo è sicuro, ma altrettanto di sicuro posso dire che lui ha fatto sempre onore alla sua vita, vivendo ogni istante con forza con tenacia ma anche con allegria e senza paura. Un mio amico in questi giorni, scherzando con me e per sdrammatizzare sul momento, mi ha detto che Pierluigi era talmente un personaggio che anche per la sua dipartita si è scelto il finale con il botto.
Beh forse un po' sì è vero, come diceva John Fante: “Vivere era già abbastanza difficile, ma morire era un compito eroico.”
Ciao Babbo
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