Prestarono servizio e soccorso alla popolazione dopo l'alluvione del 1966 e presto Firenze li onorerà intitolando loro un luogo pubblico. Sono gli allievi sottoufficiali del cinquantanovesimo corso (1966-1967) della Scuola Marescialli di Firenze. Lo ha deciso la giunta comunale approvando, nell'ultima seduta, un atto di indirizzo ad hoc. L'iniziativa è stata presentata oggi in Palazzo Vecchio dall'assessore alla Toponomastica Alessandro Martini e dal Comandante della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze il Generale di Brigata Claudio Cogliano. Presente anche il presidente del consiglio comunale Luca Milani e tre allievi del 59esimo corso, adesso in pensione, Marcello Fontani maresciallo capo, Peppino Corciani tenente colonnello e Francesco Mamoli maresciallo maggiore.
"In quel momento difficile per la città gli allievi sottufficiali si mobilitarono e dettero un grande aiuto alla popolazione e alla città colpita dall'alluvione – ha sottolineato l'assessore Martini - . Ci è sembrato giusto che Firenze ricordasse il loro impegno e per questo abbiamo pensato di dedicare loro un luogo della città. Non si tratta di un fatto formale: intitolare una piazza, una strada o un giardino vuol dire rinnovare ogni giorno la memoria di qualcuno, in questo caso ricordare chi ha fatto del bene alla nostra città. Proprio per sottolineare l'importanza di questa intitolazione stiamo lavorando perché la cerimonia sia uno degli appuntamenti delle celebrazioni promosse ogni anno in ricordo dell'alluvione".
"Dopo aver inaugurato una targa per ricordare il 59° corso dei sottufficiali Carabinieri – ha spiegato il presidente del consiglio comunale Luca Milani – presto dedicheremo una strada o un luogo significativo, ci auguriamo nei pressi della nuova scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze, per ricordare questi ragazzi che dettero un grande contributo alla città in occasione dell’alluvione del 1966”.
Il comandante Cogliano ha evidenziato il legame tra Firenze e la Scuola, che l'anno scorso ha festeggiato i cento anni dalla fondazione, testimoniato non solo dall'impegno profuso dagli allievi in occasione dell'alluvione e più recentemente durante la pandemia ma anche nell'attività quotidiana.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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