Stazione Foster, Cisl denuncia "Solo 15 operai a costruirla" e propone il rilancio dell'occupazione

“Nonostante le molte promesse, i lavori alla stazione AV di Firenze Foster vanno ancora a rilento. Attualmente ai 25 operai e tecnici che si occupano della manutenzione e sicurezza del cantiere si è aggiunta una nuova ditta, la Midal srl, incaricata di realizzare la stazione, ma gli addetti all’opera sono appena 15!”

La denuncia arriva dalla Cisl Toscana e dalla Fit-Cisl Toscana. “Nonostante la creazione della società di scopo Infrarail Firenze, i lavori che dovevano riprendere nell’Aprile scorso ancora non decollano” dicono Ciro Recce, segretario generale Cisl Toscana e Franco Fratini, segretario generale Fit-Cisl Toscana, che ribadiscono che la stazione AV di Firenze “non può continuare a rimanere un’opera incompiuta.”

“Rilanciare l’occupazione con almeno 200 operai per la stazione Foster e altrettanti per la realizzazione del tunnel a Campo Marte, più altrettanti nell’indotto, è una formidabile opportunità di buon lavoro e sviluppo per il Paese. Solo così la politica potrà tornare ad essere credibile rispetto alle dichiarazioni fatte.”

Recce e Fratini esprimono anche perplessità rispetto all’ipotesi che il collegamento della stazione AV Foster con quella di Santa Maria Novella possa essere assicurato da un 'navetta' sul modello di Pisa, per un costo di circa 130 milioni di euro. “Impatterebbe in maniera pesante sulla potenzialità della stazione di Santa Maria Novella” spiegano Recce e Fratini; potrebbe ricreare l’imbuto per entrare in stazione, in quanto andrebbe a sopprimere due binari (il numero 1 e 1A) e costituirebbe una turbativa alla circolazione ferroviaria. Senza contare che 20 mila viaggiatori al giorno che devono essere incanalati su una navetta paiono frutto di un progetto piuttosto caotico.”

Secondo la Cisl “la soluzione migliore e la più funzionale, sarebbe quella di un tunnel leggero di poco meno di 1 chilometro dalla stazione Foster fino a SMN per trasportare i viaggiatori con tapis roulant (due da 400 metri ciascuno) dando anche l’idea di essere in una stazione unica, circondata da negozi e altri servizi per gli utenti. Il costo certamente non sarebbe superiore e non comprometterebbe la circolazione ferroviaria, liberando tutti i binari di superficie per i treni regionali.”

Problematiche su cui la Cisl chiede di potersi confrontare con Ferrovie e le istituzioni del territorio, “sia la Regione Toscana – dicono Recce e Fratini – a prendere l’iniziativa, per sbloccare uno stallo ormai inaccettabile.”

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