L’Aoup si scusa per i disagi verificatisi al Centro prelievi di Cisanello ieri, giorno del debutto della riorganizzazione dei flussi con la separazione degli utenti muniti di prenotazione da quelli in accesso diretto. E’ indubbio che si siano verificati dei rallentamenti nelle procedure di accettazione dovuti alla fase di rodaggio del nuovo modello organizzativo ma la divisione su due edifici ha comunque ottimizzato gli spazi interni di lavoro per il personale.
E’ altresì vero che attendere all’esterno rientra nelle misure preventive anti-Covid, per quanto il tendone allestito non possa proteggere più di tanto dalle temperature elevate.
All’interno dei locali il distanziamento è d’obbligo, ragion per cui gli accessi devono essere necessariamente a intervalli regolari.
E si aggiunge anche il dato, che impatta in maniera non irrilevante sui flussi, della percentuale di utenti che si presentano con abbondante anticipo rispetto all’orario di prenotazione, andando così a ingrossare le fila delle persone in coda.
Tutto ciò premesso, non si nega il fatto che il Centro prelievi di Cisanello sconti un deficit annoso di spazi che, negli anni, ha dovuto fare i conti con un’utenza in costante aumento e che al momento si stiano cercando soluzioni alternative praticabili, compatibilmente con il cantiere del nuovo ospedale che impone esigenze e limiti non facilmente arginabili.
Resta il fatto che migliorare si può, che la situazione è sotto stretto monitoraggio da parte della Direzione per cui si cercherà sin da ora di apportare tutti gli ulteriori progressivi correttivi per alleggerire il più possibile il disagio dell’attesa.
Fonte: Aoup
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