Nico Gronchi rieletto presidente Confesercenti Toscana: "23mila posti di lavoro persi, ora la ripartenza"

Eugenio Giani e Nico Gronchi

Dall’Assemblea elettiva toscana di Confesercenti, che ha rieletto all’unanimità Nico Gronchi come Presidente regionale, arriva un segnale di cambio di passo. Assemblea fortemente voluta in presenza, pur sfidando il contingentamento dei partecipanti, per essere anche tangibilmente a fianco delle imprese che vogliono ripartire.
Dopo una crisi spaventosa, che ha segnato un -9% del PIL il doppio della media mondiale, Nico Gronchi ha sottolineato in apertura i numeri che l’hanno caratterizzata: “183 miliardi di euro perduti nel 2020, di cui 137 nei consumi (ben 36 nel solo turismo) che hanno riportato il Paese ai livelli del 1997; 269 mila autonomi e simili ‘licenziati’ in una situazione che ha visto le imprese costrette a chiudere da un minimo di 70 a un massimo di 154 per i pubblici esercizi, con i lavoratori che perdono il 10% delle unità, un debito pubblico alle stelle, e una povertà che sta toccando fasce sociali sempre più larghe”. “In Toscana è andata anche peggio – ha proseguito il Presidente di Confesercenti Toscana -: PIL a -12%, 5.000 imprese che mancano all'appello, 23.000 posti di lavoro persi, sopratutto donne e under 30, produzione industriale a -14,6% Servizi a -11,4%”.

Gronchi ha poi approfondito sul fronte della ripresa e dei primi fattori positivi dove “l’Europa ha cambiato passo, lo Stato ha cambiato passo, il credito è stato reso disponibile. Con l’ingresso in zona bianca si vede una luce ancora fioca che si chiama ‘ripartenza’”.

Di seguito le proposte del Presidente Gronchi per la ripresa:
* Stimolo ai consumi che in Italia valgono il 60% del PIL;
* Riequilibrio concorrenza, interventi sul dumping fiscale e seria web tax globale;
* Riforma fiscale che si scarica con un total tax rate di oltre il 65% sulle imprese;
* Decontribuzione e di detassazione per chi mantiene e incrementa l’occupazione;
* Sostegni ai Consorzi di Garanzia;
* Svolta digitale delle piccole imprese attraverso il PNNR;
* Più risorse per un più efficace ed attrattivo “appeal turistico”
* Valorizzare il commercio, il legame con i luoghi la rigenerazione urbana.

“I prossimi 3-4 anni decideranno se il sogno Europeo dell'Italia - ha sottolineato il Presidente Confesercenti - ci proietterà tra i Paesi che hanno saputo ricostruire il proprio futuro economico e sociale oppure no. Gli strumenti sono noti (PNRR, Next Generation, POR FSE ecc.). Non vogliamo vivere di sussidi: è il grido che esce dall’Assemblea, ma vivere, lavorare, crescere e sviluppare”. Gronchi infine ha preso impegno a nome delle imprese a rispettare i protocolli sanitari, perché altre chiusure sarebbero letali.

Per la Toscana, risalire dallo scivolamento che ha visto la regione con un peggioramento del 3% rispetto alla media nazionale, colpiti nel turismo, export e terziario, sarà un compito ancora più complesso. “A questo proposito - ha affermato Gronchi - le risorse di POR FSE e misure europee non dovranno essere ridotte. Anzi Occorrono investimenti su Turismo, Commercio, Digitale e innovazione, riconversione d'impresa e sostegno all'occupazione. E sul recupero del gap presente in Toscana, pesantemente, sui trasporti e infrastrutture, per un nuovo “Patto Toscana 2025”.

Nel corso dei lavori e della tavola rotonda (Direzione Futuro) sono intervenuti il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’Assessore all'Economia, alle attività produttive, politiche del credito e al turismo della Regione Toscana Leonardo Marras, i docenti universitari Marco Giorgino (Politecnico Milano) e Lorenzo Gai (Università degli Studi di Firenze), il giornalista economico Leopoldo Gasbarro; ha coordinato i lavori Paola Rota. Tra gli altri ospiti: Antonio Mazzeo, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Monia Monni, Assessore all’Ambiente della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli ed Enrico Sostegni, Consiglieri regionali.

Fonte: Confesercenti Toscana

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