!La ventilata proroga degli ammortizzatori sociali covid e, parallelamente, del blocco dei licenziamenti nel tessile, nell'abbigliamento e nel calzaturiero va salutata come un provvedimento ispirato al buonsenso. Non tutti i settori sono stati colpiti dagli effetti della pandemia nella stessa misura, né di intensità né di durata. Come abbiamo più volte sottolineato, nell'ambito del manifatturiero i comparti della moda sono stati, e in parte sono tuttora, i più penalizzati da misure di contenimento del virus che hanno di fatto drasticamente ridotto la socialità. Ricominciamo adesso, ancora molto limitatamente, a svolgere le funzioni promozionali e di marketing, con il riavvio delle fiere, per quanto parziale, e delle iniziative promozionali degli agenti. Pitti Filati è in corso; mercoledì e giovedì si terrà a Parigi, organizzata da Première Vision, Fashion Rendez-vous; la prossima settimana sarà la volta di Milano Unica, poi a settembre il calzaturiero avrà l'importante appuntamento del Micam e, tornando al tessile, si svolgerà Première Vision. Se come sembra la proroga delle misure covid arriverà alla fine di ottobre le aziende potranno avere più tempo per capire l'evoluzione dei mercati e disporre di un quadro più preciso dello scenario post-pandemia; la proroga è importante anche per evitare di disperdere professionalità preziose, mantenendole in azienda. E' evidente tuttavia che questo regime eccezionale debba rientrare nei ranghi quando sarà riacquisita una ragionevole normalità."
Maurizio Sarti, presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord
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