La Scuola Superiore Sant’Anna si conferma nelle prime dieci posizioni, per l’esattezza in settima, nella classifica mondiale delle giovani università, diffusa da THE – Times Higher Education, per valutare le performance degli atenei fondati da meno di 50 anni e caratterizzati, come sottolineano gli analisti nel presentare i risultati, da “elevato potenziale di crescita e sviluppo”. Lo Young University Rankings 2021, i cui risultati sono stati resi pubblici mercoledì 23 giugno al termine di un evento online promosso da THE per riflettere sul ruolo e sulle prospettive di crescita delle giovani università, ha attribuito alla Scuola Superiore Sant’Anna, fondata nel 1987, la settima posizione a livello globale, la terza in Europa e la prima in Italia.
Per compilare questa classifica, THE ha valutato 1527 università di 93 nazioni, rispetto alle 1993 che hanno presentato i dati richiesti senza raggiungere la soglia minima. THE – Times Higher Education ha utilizzato gli stessi parametri del ranking di carattere generale, quello che comprende le migliori università senza fare riferimento ad anno di nascita o dimensionamento, valutando in particolare la formazione, la ricerca (attraverso il numero e la rilevanza delle pubblicazioni e il relativo numero di citazioni), il trasferimento tecnologico, l’apertura internazionale. Tra i parametri presi in considerazione uno si riferisce anche alla reputazione, sulla quale si sono espressi accademici in tutto il mondo.
Questi e altri indicatori, sottolineano gli analisti di THE, “sono stati ponderati per riflettere le “speciali caratteristiche delle istituzioni universitarie più giovani, come la loro dinamicità e la propensione all'ulteriore sviluppo”. A livello globale, le università asiatiche, sostenute da rilevanti investimenti, confermano la loro ascesa e la predominanza nelle prime posizioni: in terza si trova The Hong Kong University of Science & Technology, in seconda PSL Paris Science & Lettres, in prima Nanyang Technological University di Singapore.
“La competizione si è fatta assai più ardua –commenta la rettrice Sabina Nuti - rispetto allo scorso anno, quando la Scuola Superiore Sant'Anna si era classificata quarta, perché la platea degli atenei valutati è aumentata in maniera significativa. La settima al mondo, la terza in Europa e la prima in Italia sono posizioni importanti, sono risultati da cui derivano una forte responsabilità e il grande onore di portare avanti la bandiera per tutto il sistema universitario italiano. Nel 2020 la Scuola Superiore Sant'Anna – commenta Sabina Nuti ha dato prova di grande capacità di resilienza, parola molto utilizzata ma appropriata per la nostra istituzione: nel 2020 ha infatti conseguito progetti di ricerca su bandi nazionali e internazionali, su bandi europei in particolare, per un valore doppio rispetto agli anni precedenti. Come dire: più vivi che mai e pronti a raccogliere nuove e impegnative sfide”.
Fonte: Scuola Superiore Sant’Anna
Notizie correlate
Tutte le notizie di Pisa
<< Indietro