“Il patrimonio umano”, la più grande ricchezza delle Misericordie.
E' questo il concetto centrale espresso dal nuovo Presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, Domenico Giani, nella sua prima uscita ufficiale all’iniziativa Laboratorio Sanità 2030 che si è concluso ieri ad Arezzo. Giani è intervenuto nell’ambito della sessione ‘Investire in sanità come bene comune. Opportunità coesione sociale e di sviluppo scientifico e tecnologico’.
“Oggi, in una fase di attenuazione della pandemia da Covid-19, che ha flagellato il nostro Paese e il resto del mondo - ha esordito il Presidente Giani - che ci ha allontanato gli uni dagli altri (perché era necessario per proteggere i nostri cari, le persone più fragili, gli anziani) abbiamo avuto la prova di quanto sia importante essere uniti. La lontananza ci ha unito, ci ha reso più prossimi. Ci ha fatto capire che il Nuovo Umanesimo, spesso richiamato come possibilità a cui tendere, è un obiettivo da poter raggiungere. Non attraverso una forma acritica di antropocentrismo, ma come nuova collaborazione tra gli uomini, tra uomo e natura, tra generazioni, tra cittadini, tra associazioni e istituzioni, tra popoli e religioni. Una rete inclusiva in cui ci si prenda cura gli uni degli altri e ci si faccia carico della Persona”.
E di questo nuovo Umanesimo le Misericordie saranno sicuramente protagoniste con i loro volontari. “In quest’anno le Sorelle e i Fratelli delle Misericordie d’Italia - ha spiegato il Presidente nel suo intervento - non si sono mai tirati indietro, nonostante le comprensibili paure di entrare a contatto con il virus e portarlo nelle proprie case, nelle proprie famiglie. Non solo: il numero dei volontari che ogni giorno si sono presi cura della popolazione, durante la pandemia, è cresciuto. Molte persone infatti hanno deciso di mettersi a servizio degli altri indossando i nostri colori giallo-ciano, spinti dalla volontà di donare il proprio tempo e il proprio impegno alla comunità. E’ questo il patrimonio più grande delle Misericordie: il patrimonio umano”.
Giani ha anche sottolineato che le Misericordie grazie alla forza del patrimonio umano hanno lanciato un nuovo modello di gestione quello della Sanità di Prossimità “questo - ha spiegato - è stato possibile ritagliando i servizi a misura della Persona, sviluppando ulteriormente le competenze degli operatori e investendo sulla loro formazione, valorizzando la partecipazione comunitaria, migliorando accessibilità e fruibilità. Di fronte ad un virus aggressivo che produce l’isolamento incondizionato dagli altri per settimane, il Mondo del Volontariato ha retto e ha conquistato nel territorio il risultato fondamentale di non lasciare indietro nessuno anche laddove il sistema sanitario è stato completamente assorbito da una guerra dura e aspra combattuta dentro gli ospedali per salvare vite umane”.
Il modello della sanità di prossimità portato avanti dal Movimento delle Misericordie ha consentito di ridurre il carico negli ospedali, gli accessi al pronto soccorso, grazie all’attivazione di un capillare sistema di assistenza al domicilio continuativa.
E proprio la sanità di prossimità sarà il modello che porterà oltre l’emergenza covid. Le Misericordie sono pronte ad affrontare le conseguenze che saranno ancor più complesse con grande attenzione seguendo alle necessità delle comunità.
“In questo ambito - ha infatti spiegato Giani- si inserisce il progetto “Hope” della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, supportato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Grazie a questo progetto sarà possibile garantire loro una rete di protezione sociale con la realizzazione di 200 sedi di “Case del noi”, in cui essere accolti e accompagnati in un percorso di autonomia economica, e l’allestimento di 31 empori solidali dove approvvigionarsi di prodotti alimentari e beni, gratuitamente”.
“Il ruolo delle Misericordie in Italia è stato determinante per il sostegno alla popolazione - ha aggiunto in conclusione Giani - lo ha fatto seguendo i valori di carità, gratuità, di rispetto dell’essere umano e della sua dignità”.
Fonte: Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia - Ufficio stampa
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