Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana ha respinto la domanda cautelare proposta dall'Associazione Italia Nostra ONLUS e dal Comitato per la Tutela e la Difesa della Val d'Elsa, avanzata da questi ultimi contro la Regione Toscana, il Comune di Barberino Tavarnelle, l'Agenzia regionale protezione ambientale della Toscana - Arpat nei confronti della distilleria Deta.
L'esito dell'ordinanza, appena pubblicata e resa nota alle parti interessate, sul ricorso presentato dall'Associazione Italia Nostra Onlus del Comitato per la Tutela e la Difesa della Val d'Elsa, riporta le motivazioni con cui il T.A.R. è giunto a tale decisione. "Considerato, ad un primo sommario esame, che - si legge nell'ordinanza - sussistono dubbi sulla legittimazione delle parti ricorrenti". La seconda motivazione emessa dall'autorità giudiziaria fa riferimento nello specifico ai lavori previsti per la manutenzione straordinaria del camino della Distilleria Deta. "L'innalzamento del cammino di altezza tripla rispetto a quella attuale - riporta l'ordinanza - appare suscettibile di migliorare, e non di peggiorare, la situazione delle emissioni odorigene provenienti dall'impianto della controinteressata".
L'istanza formulata con il ricorso, proposta da Italia Nostra ONLUS e comitato per la Tutela e la Difesa della Val d'Elsa, richiedeva l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, del decreto regionale che ha per oggetto l'aggiornamento dell'autorizzazione unica ambientale dello stabilimento Deta, del permesso di costruire rilasciato dal Comune di Barberino Tavarnelle alla distilleria per lavori di manutenzione straordinaria dell'impianto di trattamento fumi odori con integrazione sostituzione servizi tecnologici, dell'autorizzazione unica SUAP e della controdeduzione all'osservazione nonché di ogni altro atto presupposto collegato.
“Prendo atto di quanto espresso in questa fase attendendo con rispetto la decisione sul merito del ricorso – dichiara il sindaco David Baroncelli – adesso, come da sempre, il nostro obiettivo primario è lavorare per il bene comune, è progettare, qualificare, promuovere e agire con gli strumenti e le risorse di nostra competenza per migliorare il territorio, tutelare e valorizzare il patrimonio ambientale e la comunità che vi risiede e lavora. Perseguiamo con determinazione l’impegno a favorire l’esclusivo interesse della collettività”. “Rinnovo la fiducia nel lavoro della magistratura – continua il primo cittadino - e ringrazio gli uffici comunali e i soggetti e gli enti coinvolti nella vicenda, Regione Toscana ed in particolare Arpat, per il loro costante operato svolto con competenza e professionalità”.
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