A Montemurlo la memoria della deportazione è più forte del Coronavirus. È stato pubblicato in questi giorni sul sito del Comune, “I giorni della memoria”, un libro in formato digitale che raccoglie i pensieri, le poesie e i disegni degli studenti delle classi terze della scuola media “Salvemini- La Pira” di Montemurlo che quest'anno, nonostante la pandemia in corso, hanno partecipato ad un interessante progetto sulla memoria della deportazione e della Shoah.
Un'iniziativa promossa dal Comune di Montemurlo con Fondazione Museo della Deportazione e Resistenza di Prato allo scopo di trasmettere alle giovani generazioni la memoria della deportazione nei campi di concentramento e sterminio nazifascisti.«Il progetto “Memoria” è il risultato delle esperienze e delle testimonianze ascoltate nell’ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria 2021.- spiegano l'assessore alle politiche della memoria Valentina Vespi e la presidente del consiglio comunale di Montemurlo, Federica Palanghi- Gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Margherita Hack”, e in particolare quelli delle classi terze della scuola media “Salvemini La Pira”, ci hanno donato i loro pensieri che hanno dato vita a questa pubblicazione digitale. Pensiamo che sia importante “fare memoria” per costruire un Paese che possa recuperare coesione sociale e una cultura più solidale in grado di dare agli studenti strumenti per affrontare il futuro».
Durante l'anno scolastico, infatti, gli studenti hanno avuto l’opportunità di seguire online la testimonianza di due superstiti dei lager nazisti, Andra e Tatiana Bucci, deportate ad Auschwitz quando avevano solo quattro a sei anni. Il loro toccante racconto ha coinvolto emotivamente tutti i ragazzi. Altrettanto toccante è stato l’ascolto delle testimonianze di Alessandra Martini, figlia del deportato politico Marcello Martini arrestato all’età di quattordici anni nella propria abitazione a Montemurlo nell’ambito di un’operazione contro il movimento partigiano e infine il racconto di Mario De Simone, cugino di Andra e Tatiana Bucci e fratello di Sergio che fu deportato ad Auschwitz all’età di sette anni e ucciso nel lager di Bullenhuser Damm, nella periferia di Amburgo. I pensieri e i disegni raccolti nel libro “I giorni della memoria” è quindi frutto delle riflessioni nate a seguito di questi incontri.Dopo aver assistito a tutti gli interventi e posto domande ai relatori, gli studenti, seguiti dai loro insegnanti hanno realizzato degli elaborati per raccogliere le loro riflessioni sul percorso intrapreso e condividerle con i propri compagni.
Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio Stampa
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