Richiami alle Br, lotta armata, apologia di regimi sanguinari, nonché volontà di andare a combattere in Donbas, inneggiando al separatismo filo-russo e al compimento di atti di guerra in Ucraina Orientale. Tutto in una chat 'gruppo politica', attiva tra il 2018 e il 2019, scoperta dai carabinieri di Siena.
La chat vanterebbe in tutto 96 persone, prevalentemente minorenni, e cinque di questi sono stati denunciati a vario titolo per associazione sovversiva e istigazione a delinquere.
Le indagini sono partite dall'inchiesta su una chat con contenuti pedopornografici e razzisti, 'The Shoah Party", risalente a due anni fa. Secondo quanto spiegato dai carabinieri i partecipanti alla chat sebbene di idee politiche con accenti estremistici anche opposte, erano accomunati da "antisemitismo, discriminazione sessuale e odio razziale" e ritenendo l'uso della forza e della violenza "uno strumento necessario per l'affermazione del pensiero politico".
Alcuni utenti, inoltre, hanno più volte espresso la volontà di andare a combattere in Donbas e alcuni di questi avrebbero espresso una “buona conoscenza delle armi e dei materiali in uso agli eserciti, specialmente a quello russo, cui hanno unito lo studio del russo.
All'interno del gruppo, proseguono gli investigatori, "vi è stata condivisione di materiale multimediale del tipo 'Best Gore', ovvero filmati concernenti esecuzioni capitali, torture smembramenti di corpi umani realizzati in teatri di guerra, realizzati ad opera di terroristi appartenenti" all'Isis.
Le indagini comunque hanno permesso "di escludere che tali soggetti abbiano messo in atto tali propositi, e evitato comunque che ciò potesse verificarsi".
L'inchiesta 'The Shoah Party' aveva già portato alla denuncia di 25 persone di cui 20 minorenni.
Altre 12 persone, per lo più minorenni, erano state poi denunciate per diffusione e detenzione di materiale pedopornografico e istigazione a delinquere dopo la scoperta di un'altra chat, denominata 'Utistici'.
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