“Le comunità di Scandicci e della Città Metropolitana di Firenze in queste ore sostengono l’azione del Governo italiano nei confronti della Spagna sul caso Ciatti. Le ultime notizie se confermate ci preoccupano, superare i quattro anni da un delitto per partire con la prima udienza non è ammissibile, e soprattutto è ingiusto che una famiglia che ha sempre accettato con dignità e rispetto le decisioni della magistratura spagnola veda scarcerato per decorrenza dei termini il principale imputato nel processo per la morte del figlio Niccolò”.
Sono queste le parole del Sindaco Metropolitano di Firenze Dario Nardella e di Sandro Fallani, Sindaco di Scandicci dove Niccolò Ciatti viveva con la propria famiglia, a sostegno dell’azione del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e del Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio, che hanno anticipato una presa di posizione nei confronti del Governo spagnolo durante un vertice internazionale a Barcellona.
“Siamo grati al Governo per il suo interessamento alla vicenda e speriamo con tutto il cuore che oggi, in occasione degli incontri bilaterali in Spagna, ci possano essere le condizioni per affrontare il caso – dice il Sindaco Metropolitano Dario Nardella - La parabola giudiziaria di questa tragedia ci lascia increduli e sgomenti ad ogni risvolto ma da qui ribadiamo un concetto semplice: non vogliamo alcuna vendetta ma giustizia per un giovane sottratto in modo violento e profondamente ingiusto alla vita”.
Giovedì 17 giugno 2021 il Sindaco Nardella si era sentito telefonicamente con il Sindaco di Lloret de Mar Jaume Dulsat i Rodriguez e con il Ministro per gli Affari esteri Luigi Di Maio. Il 24 giugno l’associazione dedicata a Niccolò sarà insignita del Fiorino d’oro, massima onorificenza della città di Firenze.
“La famiglia Ciatti era in riunione con noi quando purtroppo ha ricevuto gli ultimi aggiornamenti dalla Spagna”, dice il Sindaco di Scandicci Sandro Fallani, “il dolore di chi, dopo aver vissuto la morte di un figlio e di un fratello, si trova di fronte ad un’ingiustizia così grande è qualcosa che riguarda tutti noi, tutta la nostra città e le nostre comunità. Sosteniamo con profonda convinzione l’azione di queste ore del Governo, ci affidiamo all’autorevolezza del Presidente del Consiglio dei Ministri Draghi e alla conoscenza del caso del Ministro Di Maio, col quale in questi mesi ci siamo scritti e che ha dimostrato un impegno e una vicinanza alla famiglia non comuni. Tutti noi, a partire dai genitori e dagli affetti più cari di Niccolò, chiediamo solo giustizia, nessuna forma di vendetta: rispettiamo l’autonomia della Spagna e della magistratura di quel paese, vogliamo però che il giusto processo sia al tempo stesso un processo giusto per tutti, anche per le vittime”.
Fonte: Città Metropolitana di Firenze
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