È arrivata l’edizione 2021 dell’«Estate al Caffè Letterario» presso il Caffe Letterario Le Murate (Piazza delle Murate 1, Firenze; ingresso libero), dove si potrà fruire, oltre del consueto servizio bar e ristorante, di una programmazione regolare, curata da Enzo Mileo e Domenico Frascà, di eventi tardo-pomeridiani e serali all’aperto: presentazioni di libri, concerti, spettacoli di danza.
Ci sarà anche un aperitivo (servito al tavolo) dalle 18 e, grande novità di quest’anno, una collaborazione con Pizza&Peace, associazione che dal 2005 promuove la pizza come simbolo della cultura gastronomica italiana: garantiti autenticità di ogni materia prima, prevalenza di prodotti da coltura biologica e biodinamica, accurata lavorazione di ogni singolo ingrediente e lievito madre vivo, per pizze più buone e digeribili. Sotto l’etichetta di «Sapore&Sapere» ci saranno incontri-degustazione a cura, giustappunto, di Pizza&Peace.
Le presentazioni di libri e nuovi numeri di importanti riviste saranno di norma tre alla settimana.
Gli eventi di «Estate al Caffè Letterario» sono tutti a ingresso libero, ma nel rispetto della normativa anti-covid, a ingressi contingentati: è dunque caldamente consigliata la prenotazione: raggiunta la capienza massima consentita, non si potrà entrare finché qualcuno non sarà definitivamente uscito; per questo è consigliato prenotare per telefono allo 055 9360738, per mail a caffeletterariofirenze.info@gmail.com (attendere risposta) o via WhatsApp al 333 1863521.
La programmazione è in fieri: di seguito gli eventi serali già confermati:
Programma 21-26 Giugno 2021 (in fase di incremento)
Lunedì 21 giugno ore 18 L’associazione Culturale la Nottola di Minerva, nell’ambito dell’Estate Fiorentina del Comune di Firenze, presenta la quarta edizione della rassegna Reading in the Sound. Viaggio tra ritmo e parole in Dante. Un ciclo di incontri e performance letterarie e musicali sul tema del viaggio, sempre con il consueto spirito di ludico rigore. Per il secondo appuntamento, al Caffè Letterario delle Murate, l’ospite è Tito Barbini, autore de Il fabbricante di giocattoli (Arkadia editore). L’autore dialoga con Paolo Ciampi; musica dal vivo di Michele Staino e Renato Cantini; letture a cura di Fulvio Cauteruccio. Simón Radowitzky è stato tante cose: anarchico, russo, ebreo, argentino naturalizzato, rivoluzionario, omicida del capo della polizia di Buenos Aires nel 1909, prigioniero, fuggiasco, militante in guerra, esule, fabbricante di giocattoli. Nessuna di queste "etichette", utilizzate per descriverlo telegraficamente, può neanche lontanamente rendere appieno il suo ritratto, il dolore che in ogni azione si è trascinato dietro. O forse sì. In queste pagine dense e limpide, struggenti, l'autore narra la vita di un uomo che trascorse vent'anni nel bagno penale di Ushuaia, all'estremo confine del mondo, nella Terra del Fuoco. Quando morì, nel 1956, di lui si era detto tutto e il contrario di tutto. Poi l'oblio ne coprì le gesta. Oggi, soprattutto in un momento storico come questo, quando le statue vengono abbattute in segno di una presunta ribellione all'ordine costituito e alla supremazia bianca, parlare di Radowitzky è come tornare al vero senso del termine "anarchico".
Martedì 22 alle 18 presentazione di Il ritmo vitale. Henri Bergson biologo del tempo di Letizia Cipriani (Mimesis ed.); presentano Roberta Lanfredini (Università di Firenze) e Giulia Lanzirotti, modera Daniele Ramadan. La vita del filosofo Henri Bergson, premio Nobel per la Letteratura nel 1927 nonché uno dei padri fondatori dell’Unesco. Bergson è stato il protagonista di quella che si potrebbe definire un’autentica vita filosofica, dove la teoresi nasce sia da una metafisica profonda sia, contemporaneamente, dalle pratiche vitali quotidiane che lo vedono impegnato in un costante impegno socio-politico. È proprio in virtù di questo importante “slancio vitale” che l’autrice ha preferito sciogliere la filosofia di Bergson in un flusso narrativo, anziché saggistico, seguendo tuttavia uno dei primi modelli figurativi usati da Bergson per descrivere la coscienza-memoria.
Giovedì 24 ore 18 David Bargiacchi presenta il suo romanzo « c’è un sacco di spazio giù in fondo» di (Manni Editori); modera Antonio Venneri, con la partecipazione del musicista Francesco Frank Cusumano. Tante storie danno vita a un mondo in miniatura, un quasi-romanzo ricreato in una boule de neige; ma invece della neve ci sono la sabbia e gli ombrelloni di una cittadina di mare, dove i vacanzieri in ferie si mescolano ai residenti, gli adulti ai ragazzi, i desideri e i sogni con la quotidianità. Dieci personaggi animano brevi vicende connotate da un’attesa che coinvolge anche il lettore e ne fa l’undicesimo personaggio, preso in un gioco col testo alla ricerca di un nuovo punto di osservazione. Poi arriva settembre, e anche quell’estate della metà degli anni Ottanta finisce. David Bargiacchi è nato nel 1974 a Firenze dove vive e insegna Fisica nelle scuole superiori. Ha scritto saggi sulle tradizioni del suo territorio nel Novecento e poesia.
venerdì 25 giugno ore 18 Fabrizio Maronta presenta l’ultimo numero di «Limes»; moderano Giacomo Centanaro e Beatrice Gori. Il quinto numero di Limes del 2021 è dedicato a La questione israeliana, che interroga natura e traiettoria dello Stato ebraico. Prendendo le mosse dall’ultimo, recente conflitto tra Tsahal - le Forze armate israeliane - e Hamas, ma soprattutto dalle fratture interne alla società israeliana che tale conflitto ha palesato, Limes fa il punto sull’evoluzione di Israele. Nel numero vengono analizzati gli aspetti della limitata integrazione socio-economica della corposa minoranza arabo-israeliana e le conseguenti ricadute di identità e di fedeltà allo Stato, l’analisi viene poi estesa agli altri segmenti sociali oggetto di (auto)segregazione, come gli ultraortodossi, e alle ricadute di tale situazione sotto vari profili, per poi arrivare all’analisi dello scenario regionale.
venerdì 25 giugno ore 20.30 premiazione della VII edizione della finale del Concorso Nazionale di Comicità La Fabbrica della Comicità.Com Comici o Miseria Sarà un vero e proprio spettacolo presentato da Stefano Baragli e con la giuria al completo composta da giornalisti e nomi dello spettacolo, tra cui Sergio Forconi, Jerri e Alessandro, Fabrizio Borghini di Toscana Tv, Elisabetta Failla della Gazzetta di Firenze e altri.
sabato 26 giugno ore 20.30 Mescaria in concerto. Canti in lingua lucana (terra natia della cantante), ballate gitane e tarantelle urbane che raccontano la storia del Mediterraneo, condita con un pizzico di contaminazione e sonorità inaspettate. Un viaggio alla scoperta delle tradizioni più profonde della musica popolare del nostro Paese: partendo dalla Grecìa Salentina, i Mescaria propongono un vasto repertorio di canti, racconti, storie d’amore e di emigrazione, di lavoro e di festa, tra pizziche, tarantelle, musica popolare e Gipsy. Mescarìa è l'incontro fra tre musicisti della Baro Drom Orkestar e la bellissima voce di Arianna Romanella. Arianna Romanella: voce e chitarra; Vieri Bugli: violino; Modestino Musico: fisarmonica; Gabriele Pozzolini: tamburi a cornice.
Fonte: Ufficio stampa
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