Nasce la comunità degli orti urbani di Barberino Tavarnelle

Studenti, insegnanti, musicisti, attori, agricoltori, giovani e anziani, normodotati e diversamente abili. Cittadini di tutte le età e di diversa provenienza, di origine italiana e straniera, condivideranno interessi e lavoreranno la terra insieme, accomunati dal desiderio di vivere sani, coltivare la passione per l’orticultura biologica in un ambiente accogliente e a stretto contatto con la natura. E’ nata una piccola grande comunità, quella degli orti sociali di Barberino Tavarnelle, attratta dall’amore per l’agricoltura sostenibile, inclusiva, aggregativa, solidale. Con i volti, i sogni e le aspettative di otto cittadini e dell’associazione “Ci Incontriamo” è appena partita l’esperienza della gestione collettiva di 10 orti urbani, un complesso di proprietà pubblica situato in via Don Minzoni, messo a disposizione dal Comune di Barberino Tavarnelle nell’ambito del progetto regionale 100mila Orti in Toscana cui l’ente locale ha aderito.

A proclamare ufficialmente, con la consegna dei cartellini identificativi per ciascun orto, le cittadine e i cittadini risultati assegnatari dalla graduatoria definitiva stilata dal Comune, sono stati il sindaco David Baroncelli, l’assessore Serena Fedi e la responsabile dell’ufficio Ambiente Serena Losi. Da qualche giorno gli orti urbani di via Don Minzoni sono passati nelle mani sapienti di Vincenzo Petirro, Serena Mugnai, Francesco Ceccarelli, Singh Udhey Karanbir, Giovanni Fontani, Stefania Castorina, Stefania Dei, Arinze Sylvester Uchenna, Maria Cristina Galletti.  Il Comune ha affidato la gestione del complesso degli orti urbani di via Don Minzoni all’associazione Ci Incontriamo, presieduta da Giovanni Cirillo.

“Gli orti sociali di Barberino Tavarnelle - ha dichiarato l’assessora all’Ambiente Serena Fedi - saranno un luogo di pace e conoscenza reciproca, dove le persone potranno ammirarsi per come sono e apprezzarsi per quello che sanno fare. Un ambiente in cui le idee potranno circolare e il patrimonio di uno diventa quello dell’intera comunità”.

“Il progetto entra in campo anche come percorso di inclusione sociale – ha aggiunto il sindaco David Baroncelli – incontrarsi e assistere alla nascita e allo sviluppo di piante e ortaggi favorisce la creazione di occasioni di scambio e confronto tra nuovi gruppi di persone la cui miscela di competenze, esperienze e origini rappresenta una fonte preziosa di arricchimento, interazione e unione tra culture diverse”.

Oltre a quello sociale, il beneficio che deriva dalla creazione di nuove aree verdi che promuovono la biodiversità, andrà a favore dell’ambiente. “Gli orti urbani - aggiunge l’assessore Fedi - saranno importantissimi strumenti tesi a regolare il microclima locale”. Gli ortisti, appena ricevute le ‘chiavi’ di accesso ai loro piccoli giardini biologici, sanno già cosa piantare e far crescere negli orti urbani. C’è chi pensa alle zucchine, alle cipolle e ai pomodori, altri investiranno sulle verdure a foglia verde quali spinaci, bietola, cavolo nero, cavolo, e lattughe, altri ancora sulle melanzane, sui fagiolini e sulle erbe aromatiche.

Il Comune ha utilizzato e riqualificato alcuni terreni pubblici incolti per la realizzazione degli orti urbani con l’obiettivo di assegnare un complesso di aree attrezzate, finalizzate alla coltivazione orticola domestica. Gli appezzamenti realizzati dalla giunta Baroncelli sono complessivamente dieci, due dei quali sono affidati al del concessionario, l'associazione Ci Incontriamo che provvede ad attrezzarli per favorire la coltivazione da parte dei membri dell'associazione diversamente abili. Gli appezzamenti hanno una superficie di circa 40 metri quadri ciascuno sono dotati di presa d'acqua per irrigazione e possono essere coltivati solo per uso familiare secondo quanto stabilito dal regolamento.

Fonte: Comune di Barberino Tavarnelle - Ufficio stampa

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