La stele del soldato Dolens arriva agli Uffizi

Gli Uffizi celebrano le giornate dell’archeologia presentando una recentissima acquisizione, la preziosa stele funeraria degli inizi del III secolo d.C. dedicata al soldato Dolens: vi è infatti raffigurato il corpo di un milite in uniforme leggera (la testa è andata sfortunatamente perduta). L’iscrizione rende omaggio ad un pretoriano nativo della Tracia, da dove emigrò molto giovane proprio per entrare nelle forze pretorie a Roma. Sembra che Dolens sia stato uno dei primi pretoriani non italici: la possibilità di unirsi a questo corpo speciale era infatti stata istituita poco tempo prima dall'imperatore Settimio Severo, al momento della sua ascesa al potere, nel 193 d.C. Il soldato Dolens muore a Roma, quasi 31enne e vicino al congedo, dopo 12 anni di servizio (il limite massimo era 16 anni). A commissionare la realizzazione della stele fu il cugino Sebastianus, un altro pretoriano, suo commilitone e parente.

La stele, insieme ad altre preziose iscrizioni e reperti archeologici, sarà visibile in futuro nel Corridoio Vasariano, una volta terminati i restauri architettonici, e sarà argomento di due video – uno in latino e uno in italiano – sulla pagina facebook degli Uffizi, sempre nell’ambito delle Giornate Internazionali dell’Archeologia, dal 17 al 19 giugno 2021.

L’evento quest’anno inizia con una novità: alla sua apertura infatti sarà pubblicato sulla pagina Facebook del Museo un video in greco classico, in cui viene illustrata la celebre Venere dei Medici, scultura ellenistica databile al II secolo a.C ed esposta nella Tribuna degli Uffizi. In un’altra clip su Instagram, sempre in greco, un gruppo di esperti delle Gallerie degli Uffizi illustreranno l’importanza della lingua di Platone per la cultura mondiale.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: "Il pretoriano Dolens, cui la stele recentemente acquistata dagli Uffizi è dedicata, parlava sia il latino sia il greco. La lingua greca rimase infatti sempre in uso, e venne coltivata attivamente nella Roma imperiale. I video che pubblicheremo su Facebook e Instagram servono a ribadirne la centralità e il valore universale anche per la cultura moderna".

Fonte: Gallerie degli Uffizi

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