L’ultimo paziente ospite delle cure intermedie Covid ha lasciato l’ospedale di Abbadia San Salvatore. Il reparto, dotato di ventidue posti letto, dal 6 novembre scorso ha costituito un tassello fondamentale nella politica di contrasto alla pandemia nell’Area vasta sud est. Adesso ha potuto chiudere i battenti e appena possibile ospiterà di nuovo i letti della Medicina interna che in questo periodo non ha mai interrotto la sua attività, conservando la possibilità di ricovero al primo piano del presidio. Inoltre sono state salvaguardate, nel periodo Covid, le attività che necessitavano del blocco operatorio: day surgery, chirurgia ambulatoriale, endoscopia, chirurga della cataratta.
Prima della restituzione dell’area ormai ex Covid alle attività di Medicina interna, dovrà essere portata a termine un’accurata opera di sanificazione. Sarà poi necessario attendere l’esito di accurate analisi per verificare che le corsie possano tornare a ospitare pazienti no-Covid in piena sicurezza.
“Questa struttura ha svolto un ruolo rilevante nel periodo più acuto della pandemia – afferma Antonio D’Urso, direttore generale dell’Asl Toscana sud est –. Ora la discesa del numero di contagiati, e di conseguenza delle persone che necessitano di cure ospedaliere, ci consentono di destinare nuovamente alle attività ordinarie quelle aree che negli ultimi mesi hanno lasciato posto allo sforzo straordinario compiuto dal sistema sanitario nella lotta al Covid. Questo momento positivo non deve però farci dimenticare che il cammino è ancora lungo, come testimonia l’impegno massimo per portare avanti la campagna vaccinale”.
I ventidue posti letto delle cure intermedie Covid dell’ospedale di Abbadia San Salvatore, nel momento di picco di questa fase della pandemia, sono stati a lungo praticamente esauriti, garantendo un costante appoggio all’Area vasta sud est. In totale sono stati 159 i pazienti accolti ad Abbadia San Salvatore.
Poi, la progressiva riduzione del numero dei ricoverati ha consentito di arrivare alla chiusura del reparto e al ritorno, che avverrà in massima sicurezza al termine di tutte le necessarie verifiche, alla situazione di normalità con la riconsegna del reparto alla Medicina interna.
Ma intanto un passo fondamentale è stato compiuto. “L’ospedale di Abbadia San Salvatore – spiega il direttore Rosa La Mantia – ha dato un importante contributo nella fase dell’emergenza Covid, supportando in maniera significativa in particolare il policlinico di Santa Maria alle Scotte. Un grande ringraziamento va rivolto a tutto il personale che ha fornito prova di professionalità e capacità di adattarsi al cambiamento, dimostrando un impegno encomiabile nell’affrontare una situazione del tutto nuova e sfidante. E, ugualmente, mi sento di ringraziare tutta la comunità di riferimento dell’ospedale a partire da quella di Abbadia San Salvatore, per la prova di solidarietà e la capacità di accettare anche alcuni disagi legati alla riorganizzazione, ma compiuti nel nome della sfida comune al Covid”.
Fonte: Ufficio Stampa Azienda USL Toscana Sud Est
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