Via libera dell’Assemblea di Ato Toscana all’Approvazione del PEF (Piano Economico e Finanziario) di Ambito 2021 e dell’Atto Integrativo al Contratto di Servizio.
Una deliberazione che parte dalla constatazione di una permanenza delle problematicità che hanno caratterizzato gli ultimi anni durante i quali si è assistito ad una rivoluzione nel settore della gestione dei rifiuti a livello nazionale e regionale.
Dalla crescita significativa dei costi di gestione del servizio alla mancata attuazione del modello organizzativo e gestionale previsto dalla pianificazione che prevedeva la realizzazione di un impianto di termovalorizzazione per il trattamento di gran parte del rifiuto indifferenziato dell’ambito; dalla crescita costante dei prezzi di accesso agli impianti convenzionati o di mercato, che ha vanificato una parte importante del risultato economico associato al forte incremento della raccolta differenziata che per l’ambito di Ato Toscana Centro è saldamente sopra al 65% e in costante crescita a conferma della bontà dei piani di gestione messi in atto dai Comuni dell’ambito. Senza dimenticare il fisiologico invecchiamento di alcuni impianti di trattamento, in particolare della frazione organica, determinati in alcuni casi anche da interventi dell’autorità giudiziaria, che hanno imprevedibilmente costretto a ricorrere ad impianti di mercato con costi risultati molto superiori a quanto previsto nei valori inseriti nei corrispettivi del Gestore per i primi quattro anni della concessione. Se a questo si aggiunge il crollo del prezzo di valore sul mercato di materie da riciclaggio come carta e plastica, il quadro complessivo nel quale ci si è trovati ad operare appare nella sua complessità. In questo PEF, sono inoltre contenute le istanze di riequilibrio 2018, 2019 e 2020, riequilibrando così un contratto concepito
nel 2013 sui dati allora disponibili, ma entrato poi in vigore nel 2018.
Nonostante questa situazione, l’impatto tariffario medio sull’utenza degli incrementi determinanti dalla situazione appena descritta è stato fortemente contenuto mediante:
a) l’impiego delle risorse dei Comuni principalmente a copertura della parte di incremento tariffario del 2020 non ancora trasferita nelle bollette;
b) la rimodulazione di parte dell’incremento nei prossimi anni, resa possibile dal Gestore.
Nel 2021, quindi, le entrate tariffarie complessive dell’ambito saranno pari a 352 mln di euro mentre la media degli incrementi comunali rispetto al 2019 è del 3,6% contribuendo probabilmente a far rimanere la tariffa d’ambito in linea con la media nazionale anche per quest’anno.
L’Assemblea di Ato Toscana Centro ha anche deliberato, alla luce delle esigenze prospettate dai Comuni, di dare mandato al Direttore di verificare con il Gestore gli attuali livelli di servizio e le possibilità di ottimizzazione delle modalità organizzative anche su base pluricomunale, nei limiti delle prescrizioni contrattuali e regolatorie; di approfondire, anche per gruppi di Comuni, nuovi criteri di ripartizione dei costi fra comuni rispetto a quelli che fino ad adesso sono stati applicati sulla base di precedenti delibere di Ato; ed infine, di avviare d’intesa con il Gestore l’istruttoria per la verifica, sotto il profilo dell’efficienza, della convenienza economica e della rispondenza all’interesse pubblico per tutti i comuni dell’Ambito, delle modalità di riconoscimento e copertura dei costi del servizio e per la loro eventuale modifica, anche mediante la definizione di bacini tariffari ottimali e omogenei e l’applicazione in luogo della TARI di una tariffa avente natura corrispettiva, prevedendone il completamento entro il 2022.
Merita evidenziare anche come Alia abbia convintamente aderito alla novità introdotta da ARERA (Metodo Tariffario servizio integrato di gestione dei Rifiuti), contribuendo alle conseguenti modifiche al contratto di servizio. I Comuni, nel corso dell’assemblea, hanno infine sottolineato come sia non più rinviabile l’adozione di un nuovo piano regionale; sia necessario un maggiore sostegno della Regione Toscana ai comuni con più alto tasso di raccolta differenziata; sia necessario mettere in condizioni le Autorità d’ambito, che si trovano a far fronte a sempre maggiori incombenze loro attribuite da ARERA, di poter adeguare la propria dotazione di personale.
Fonte: Ufficio stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di Toscana
<< Indietro