Livorno abbraccia due nonni che domani, mercoledì 16 giugno, festeggiano il loro compleanno centenario.
Sono Dario Bertucci, classe 1921, e Manlio Menghi, che ha già provato l’anno scorso l’emozione delle 100 candeline, essendo nato il 16 giugno 1920.
Nonno Dario è nato a Camporgiano, in Garfagnana. Da giovane carabiniere fu mandato in servizio a Livorno, dove ha conosciuto la futura moglie e dove si è stabilito. Negli anni successivi ha svolto servizio di vigilanza presso lo stabilimento della Pirelli. È sempre stato un grande appassionato di ciclismo, che finché è stato possibile ha praticato, partecipando a gare amatoriali.
Dario è tuttora molto lucido e festeggerà questo importante traguardo con il figlio e con il nipote di 27 anni.
Manlio Menghi è un supercentenario, autosufficiente e con vasti interessi coltivati per tutta la vita. Ogni giorno legge i quotidiani cittadini che gli vengono comprati dal figlio. Ha anche un’altra figlia, che lavora a Roma.
Manlio iniziò la sua carriera lavorativa come geometra al Genio Civile di Nuoro, in Sardegna. Scoppiata la guerra è stato chiamato al servizio militare, arrivando al grado di tenente colonnello. Al momento dello sbarco degli Alleati in Sicilia era comandante di una batteria contraerea a difesa dell’isola, e per questo motivo fu catturato e portato prigioniero in Africa. I 18 mesi di prigionia furono durissimi, e al momento della liberazione fu ricoverato per un mese all’ospedale di Napoli e gli venne diagnosticata una grave invalidità. Oggi è uno dei pochi invalidi militari ancora in vita. Ciò non gli impedisce, a 101 anni, di essere quasi completamente autonomo e con una condizione fisica invidiabile.
Si è laureato in scienze geologiche a Pisa con abilitazione per l’insegnamento della fisica, materia di cui è stato docente per 23 anni all’Istituto Nautico Cappellini.
Persona eclettica, ha coltivato nella vita moltissimi interessi. A cominciare dalla fotografia artistica (possiede un ricco archivio di scatti paesaggistici molti dei quali in bianco e nero), ma anche la musica (possiede una ricca collezione di dischi in vinile e poi nastri e cd di musica da lui stesso prodotta): la passione per la musica lo ha portato infatti ad acquistare tre tastiere su cui ha arrangiato brani musicali. La pittura è stata un’altra sua gran passione. Ha dipinto tantissimo quadri ad olio, anche questi, come la fotografia, con soggetti paesaggistici e naturalistici. Il quadro a cui è affezionato è quello con tre cavalli, davanti al quale Manlio ama farsi dei selfie con l’autoscatto, che stampa da sé. Altro hobby è la lavorazione del legno, con il quale ha realizzato in casa mobili e boiserie.
Una persona dai mille interessi, dunque, una mente vivace e curiosa.
A Dario e a Manlio vanno gli auguri più sinceri del sindaco Luca Salvetti, a nome di tutta la città.
Fonte: Comune di Livorno - Ufficio stampa
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