Il report della Camera di Commercio di Firenze: la città è al terzo posto dopo Prato e Trieste per numero di imprese a maggioranza straniera (18,4%)
L’annus horribilis della pandemia sembra non aver scalfito la vivacità delle imprese straniere che operano nell’area metropolitana fiorentina. La vitalità del settore emerge chiaramente dal report elaborato dall’Ufficio studi della Camera di commercio di Firenze relativo al primo trimestre 2021, in cui si registra una crescita di 2,4 punti nell’ultimo anno. Anche il numero di incarichi imprenditoriali rivestiti da stranieri, è cresciuto del 2,7% e non necessariamente in imprese a maggioranza straniera.
Nell’ultimo anno (marzo 2020-mar 2021) il saldo tra iscrizioni (1374) e cessazioni (924) è positivo: con 18731 imprese iscritte, Firenze si conferma la terza provincia italiana per numero di imprese straniere operanti sul totale (18,4%), preceduta da Prato (32,9%) e Trieste (19.1%)
La forma giuridica dominante resta quella dell’impresa individuale (83,1% del totale), ma la quota delle società di capitale tra le imprese straniere supera ormai il 10%. La capitalizzazione resta contenuta entro i 20mila euro per i 4/5 di esse. La nazionalità dei titolari di imprese individuali è in buona parte cinese (3843) seguita dalla quella rumena (1919) e marocchina (1486). E’ su queste prime tre provenienze geografiche che si concentra oltre la metà delle imprese straniere individuali, occupate principalmente nel commercio all’ingrosso, abbigliamento, pelletteria, costruzioni e telecomunicazioni.
Circa l'andamento delle attività, di rilievo i tassi di crescita sulle attività legate principalmente ai servizi (trasporto e magazzinaggio + 9,2%; commercio ingrosso/dettaglio + 3,8%; finanza e assicurazioni + 14,3%) anche nei settori più colpiti dalla pandemia (alloggio e ristorazione + 3,9%).
Ultimo ma non meno interessante aspetto, è la presenza femminile in crescita tra coloro che occupano una carica nelle imprese straniere registrate a Firenze (in totale 21.439), come ad esempio nel 43% delle imprese cinesi(+0,3%), nel 22,1% di quelle rumene (+3,2%), nel 12,2% delle albanesi(+5,8%). In calo invece le cariche ricoperte da donne tedesche (-5,6%) e francesi (-2,6%).
Per il Segretario generale Giuseppe Salvini “la pandemia ha mutato profondamente scenari ed esigenze della platea imprenditoriale. Quella straniera conferma la propria specializzazione in settori di attività ben delineati in base all’etnia”.
Fonte: Camera di Commercio di Firenze - Ufficio stampa
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